Colpo di scena in casa di 3 Italia: dopo mesi di lavoro per portare la società in Borsa, il CdA ha deciso di rinunciare. Troppa la differenza tra il valore attribuito alla società dal management (14 miliardi) e quello ritenuto corretto dagli investitori, pronti a scucire qualcosa come 6,5-7,5 miliardi, non un euro in più.
Come spiega il Sole24Ore, 3 Italia è fortemente indeebitata, non ha ancora raggiunto un Ebitda positivo, fa assunzioni molto aggressive sulla propria capacità di crescita (ha 5,5 milioni di clienti, pensa di poter arrivare a 12 milioni entro il 2010).
Lo stop alla quotazione, una doccia gelata per la società, potrebbe bloccare anche l’operazione britannica.
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