Le riflessioni di Andrea sull’ormai annosa (o noiosa?) questione dei costi di ricarica. Da leggere… non fosse altro perchè cita Telcoeye đ
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Internet, marketing e vita digitale
Le riflessioni di Andrea sull’ormai annosa (o noiosa?) questione dei costi di ricarica. Da leggere… non fosse altro perchè cita Telcoeye đ
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by Pier Luigi Tolardo
25 Nov 2006 at 15:07
E’ noiosa perchè non si arriva mai alla conclusione cioè alla loro abolizione o al loro drastico ridimensionamento, il coraggio di Andrea è di averci creduto e di crederci tuttora, novello Davide contro i Golia dl mobile e di essere andato molto vicino a smuovere le montagne e un utopista terribilmente concreto e l’Italia ha bisogno di utopisti concreti tenaci come lui, merita l’ammirazione di tutti noi.
by Pier Luigi Tolardo
25 Nov 2006 at 15:08
Il coraggio di Andrea D’Ambra, naturalmente!
by Anonymous
25 Nov 2006 at 15:25
Si in effetti questo dibattito stĂ venendo un pò a noia d’altro canto dobbiamo anche prendere atto che il settore TLC è riuscito in questi anni a ritagliarsi uno spazio mediatico sempre maggiore, pari se non addirittura superiore a quello bancario/assicurativo che tradizionalmente nel nostro Paese è stato fenomeno di approfondite riflessioni.
Cito il settore bancario non a caso considerando che è notizia di questi giorni l indagine sulle commissioni bancarie e sulla non concorrenza evidenziata in tal senso….un pò quello che è stato “incolpato” ai gestori mobili nostrani in materia di costi aggiuntivi (costi di ricarica).
Letto vari articoli sui quotidiani, sui blog, sui website : tra opinionisti dell ultima ora, semplici consumatori, semplici appassionati, giornalisti di profesione TUTTI hanno la ricetta giusta.
Fondamentalmente io la penso come il titolare di questo blog; credo che nella giungla delle offerte comm.li proposte dai nostri gestori ci sia tanto fumo ma anche un pò di arrosto, credo infatti che qualche “opportunitĂ ” vi sia stata per il consumatore, opportunitĂ che non sono state sfruttate nella maniera auspicabile perchè se cosi fosse i nostri “amati/odiati” operatori avrebbero perseguito certe strade piuttosto che altre…modellando l offerta con l effettiva richiesta del mercato.
I piu attenti e smaliziati sapranno muoversi, per gli altri non resta altro che combattere i costi di ricarica…
Dimitri
by Pier Luigi Tolardo
25 Nov 2006 at 19:23
E’ gia un anno e mezzo, almeno, che la questione circola, solo i gestori l’hanno fatta colpevolmente arrivare a questo punto. E’ vero che alcuni gestori, come Wind o 3, almeno all’inizio speravano di riconvertire gli italiani dal prepagato all’abbonamento, ma poi non ci sono riusciti e si sono adattati bene alla situazione. Ora se un gestore dicesse: se mi firmi un impegno a rimanere con me 24 mesi e non paghi i costi di ricarica molti accetterebbero, un po’ come i famigerati Sim Lock di 3 ma perchĂŠ non l’hanno mai messo in campo finora? aviditĂ , ecco tutto, un’aviditĂ che va punita, in qualche modo.
by Anonymous
25 Nov 2006 at 21:29
La punizione in genere non porta quasi mai agli effetti da noi tutti auspicati, che al di la di una maggiore competitivitĂ , sono quelli di una trasparenza molte volte offuscata dai tanti asterischi che ci parlano di scatti, scattini oltre che appunto i famigerati costi di ricarica ed altre diavolerie inventate dai maghi del marketing; ecco l’assenza dei costi di ricarica potrebbe essere utile ,al di la del “sollievo istantaneo” per il consumatore, a mettere a nudo le varie offerte proposte dai competitori ed a diminuire le variabili che contraddistinguono la bontĂ delle nostre decisioni.
Ma non è sufficente: il mercato è drogato e i consumatori sono troppo poco spesso consapevoli. Solo un piccolo esempio (ma se ne potrebbero fare tanti), le autoricariche ,cosi amate dai nostri connazionali tanto da spingere anche Vodafone ad esempio a ritornare sui suoi passi, ecco le autoricariche “drogano” il mercato perche danno l’illusorieta (al di la dei professionisti dell autoricarica) del risparmio; “chiami a 10cent/min e ti autoricarichi di 10 cent/min” è un appeal fortissimo ma io credo che rinuncerei benissimo a tale risparmio in nome di tariffe chiare ed al secondo.
Quello che voglio dire è che i costi di ricarica sono solo uno dei vari tasselli da rivedere, io credo che nessuno di noi (favorevoli o contrari alla davvero nobile e importante iniziativa) voglia pagare di piu ma bisogna anche assumere una maggiore consapevolezza nelle scelte PER UNA SOSTANZIALE E VERA MODIFICA DEL MERCATO…le punizioni o i referendum popolari portano solo ad un istantaneo e temporale sollievo:)
Dimitri
by caravaggio
28 Nov 2006 at 01:12
Se l’odioso balzello del costo di ricarica verrĂ abolito sarĂ comunque positivo. certo che resta ancora molto da fare e non si puo che concordare con Andrea Trapani.
Il mercato delle TLC sembra essere intoccabile in italia sia esso fisso che mobile e laddove telecom italia spadroneggia nella banda larga e nei telefoni fissi, nella telefonia la concorrenza potenziale tra 5 operatori si è trasformata in un cartello dove tutti praticano le stesse politiche commerciali: scatti alla risposta che sono diventati rapine a mano armata tanto sono cari ed assurdi balzelli per acquistare tessere.
il problema alla fine non sono nemmeno gli operatori che giustamente tirano l’acqua al proprio mulino, ma una classe politica che se ne infischia di fare gli interessi dei cittadini relegando le authority ad essere delle istituzioni di facciata e, vedi prodi e l’affaire telecom, facendo affari con questi signori.
e ci ritroviamo per assurdo, con quatro operatori mobili, ad aver visto le tariffe salire negli ultimi anni. alla faccia della concorrenza. non so voi ma il mio piano tariffario con wind, risale al 1999, non l’ho mai cambiato ne ho intenzione di farlo.
by Massimo Cavazzini
28 Nov 2006 at 08:21
PierLuigi, io continuo a sostenere che esistano da anni metodi per non pagare il costo di ricarica. Chi non li usa non dovrebbe poi lamentarsi…
Detto questo, ribadisco la domanda fatta mesi fa: sicuri che la rimodulazione delle tariffe (con la contemporanea rimodulazione dei costi) sia la strada giusta? Sarebbe come ammettere che solo chi parla “costa” al gestore, mentre sappiamo bene che i costi maggiori sono per infrastrutture/licenze (dunque vanno spalmati su tutti) e di acquisizione clienti.