Continuano più che mai intense le discussioni sul nuovo Apple iPhone, presentato nei giorni scorsi e che ha già diviso i commentatori di mezzo mondo. C’è chi lo ama e grida “Sarà mio!”, c’è chi rimane scettico e lo ritiene un bel prodotto ma non certo la rivoluzione dipinta da Jobs.
Alessandro titola “Sbrodolamenti iPhone” e ci va giù pesante: “Che tristezza leggere tanti commenti sbrodolati sull’iphone, privi di senso critico” salvo poi scusarsi e ridimensionare l’attacco.
Giusto ieri raccontavo dei quattro punti deboli discussi da Franco Carlini sul Manifesto, con le riflessioni di Dimitri nei commenti al post: “mi interrogavo anch io circa la relazione tra Apple e i career e sulla difficile “convivenza” del brand tra un’azienda (Apple) che s’insinua in un territorio a lei nuovo ma nel contempo con una identita cosi radicata e gli operatori che da sempre vogliono imprimere il loro senso di appartenenza anche e soprattutto sui telefonini”.
Senza voler nulla togliere agli appassionati della Mela, segnalo anche l’articolo pubblicato oggi da Finanza&Mercati a firma di Matthew Lynn.
“Apple più che un marchio è una specie di religione, un iToaster capace di riprodurre Mp3 e scaldare il pane attirerebbe la stessa attenzione. Ma siamo sicuri che l’iPhone sarà un successo?”
Secondo Lynn i motivi per dubitare del successo di iPhone sono almeno tre:
– Apple arriva tardi alla festa. Per rosicchiare quote di mercato ai big dovrà faticare.
– il successo di un modello dipende anche dagli accordi che il produttore fa con i gestori di telefonia. Apple si è sempre mostrata restia a condividere marchi e prodotti, cambierà idea?
– l’iPhone non è un prodotto offensivo (Apple sul terreno Nokia, per intenderci) ma difensivo (evitare che i produttori di cellulari invadano il mercato iPod).
by andrea
19 Gen 2007 at 11:35
non penso che l’iPhone sia un prodotto così rivoluzionario come ha detto Jobs e come si legge in molti posti, però sono convinto che sarà un successo perchè:
– il cool factor di ogni prodotto Apple adesso è spaventoso
– Apple non arriva affatto tardi alla festa, arriva quando la festa si sta scaldando e quando gli altri hanno già investito un sacco di soldi senza ritorni
– Apple se ne frega abbastanza dei tentativi di chi fa telefonini di integrare il lettore mp3, il mio cell. lo fa ma per la musica ascolto l’iPod
– Apple avrà un margine di circa il 50% su ogni iPhone venduto (letto oggi da qualche parte, non ricordo il post)
– Apple non si rivolge al mercato corporate ma al mercato luxury, mercato nel quale a saperci fare (e Apple ha i numeri per provarci) si guadagna tantissimo
– ultima cosa Apple ha sempre dimostrato di saper creare una economia a partire da prodotti tenenzialmente chiusi, vedi il mercato degli accessori per l’iPod
e poi attento alla corretta definizione del termine vaporware: non è sinonimo di bidone, ma si riferisce ad una strategia di annunci tesa a far passare in secondo piano le rpesnetazioni di prodotti della concorrenza (il senso è “non comprare il prodotto perchè tra x mesi esce il mio che sarà fantastico)
ti segnalo questo mio post:
http://barcode.blogsome.com/2007/01/09/iphone-vaporware/