Pur non essendo un esperto finanziario, ho sempre avuto un’idea crea abbastanza precisa di così sia il dividendo. Una società distribuisce un dividendo quando vuole dare agli azionisti tutto o una parte del valore creato dalla società stessa durante l’anno.
In pratica, se la società va bene gli azionisti prendono soldi come remunerazione extra (quella principale, come spiega un responsabile Websim, rimane la crescita):
«L’attenzione ai dividendi è ancora una cosa conveniente, non fosse altro perché, nel caso di cadute borsistiche, la cedola è un paracadute che funziona contro il rischio di ribasso delle quotazioni», afferma Mauro Vicini, responsabile dell’analisi fondamentale a Websim (gruppo Intermonte). «Però, a rigore, oggi i titoli vanno acquistati per la crescita, non per il rendimento cedolare. Il dividendo, in sè, non è un elemento di crescita». [via]
Non sempre quella che è l’idea comune di dividendo ha una corrispondenza nel mondo della finanza: Luca segnala il caso di TI Media, Stefano quello di Fastweb.
In sintesi:
TI Media
Con un aumento di euro 539,0 milioni principalmente determinato dalla distribuzione dei dividendi sul risultato 2005 per euro 550,6 milioni,
Fastweb
ROMA (MF-DJ)–Per Fastweb in vista un’altra cedola straordinaria da 200-250 milioni di euro. E’ quanto scrive oggi il settimanale Il Mondo spiegando che la societa’ di Silvio Scaglia (maggiore azionista e presidente) starebbe negoziando con un pool di banche la disponibilita’ ad attivare nuove linee di credito del valore di 1,5-1,6 miliardi.
In sostanza, fare debiti per pagare dividendi. Chiedo alle banche 100 per pagare 100 di dividendi. Il magico mondo della finanza…
by aghost
05 Feb 2007 at 21:03
e dov’e’ lo scandalo? Cos’ fan tutti. le società di calcio comprano calciatori senza avere i soldi, Parmalat e compagnia bella truccava i bilanci…
by Massimo Cavazzini
06 Feb 2007 at 08:28
Lasciando stare i casi di Parmalat (e Cirio, e altri) che non sono evidentemente esempi di buona gestione aziendale, qui siamo in un caso differente dalla società di calcio che compra i giocatori senza avere i soldi per farlo.
E’ infatti normale che un’azienda faccia debiti per comprare beni e servizi utili al funzionamento dell’azienda stessa (nel calcio, i giocatori; tra l’altro nel calcio entra in gioco anche la passione, l’immagine, ecc), è meno normale che per pagare gli azionisti l’azienda faccia debiti. Come detto, ho sempre considerato il dividendo come un valore dato agli azionisti quando l’azienda va particolarmente bene, non come una remunerazione a prescindere.