La tutela della privacy è un diritto sacrosanto. Ed è un diritto difficile da tutelare, sicuramente costoso da tutelare. Ne so qualcosa.
Eppure pare che una proposta bipartisan dei nostri cari deputati voglia spazzare via qualsiasi tutela, in nome del risparmio:
A denunciarlo sono Stefano Rodotà, Fiorello Cortiana, Carlo Formenti e Arturo Di Corinto, che giovedì scorso hanno lanciato un appello sul web, già firmato da oltre 150 persone.
D’accordissimo con Luca quando scrive:
E’ fondamentalmente sbagliato, secondo me, pensare che le aziende possano essere esentate da obblighi di questo tipo. Ed è ancora più sbagliato pensare che questa decisione venga presa allo scopo di farle risparmiare sui costi connessi alla tutela della privacy dei collaboratori. Le regole e i diritti non sono un costo, ma la definizione della convivenza civile. La privacy sui temi della religione, della salute, dell’orientamento politico e delle tendenze sessuali riguarda la persona come la sicurezza sul lavoro e la qualità dell’ambiente.
La petizione va verso le 5mila “firme”.
by aghost
24 Set 2007 at 23:05
rodotà paladino della privacy è credibile quanto la volpe a guardia del pollaio
by Massimo Cavazzini
25 Set 2007 at 14:02
In effetti… lato-spam, ha fatto crescere a dismisura i costi per scoraggiare i ricorsi…