Riporto per intero il comunicato di AntiDigitalDivide. Personalmente credo che escludere a priori gli operatori UMTS non sia corretto, a meno di non innalzare i prezzi delle licenze WiMax…

La società MGM Production Group Srl, società già detentrice di una licenza WiMAX in Germania, ha presentato ricorso al TAR del Lazio contro la delibera AGCOM sull’assegnazione delle frequenze WiMAX in Italia. Il punto più importante del contenzioso riguarda l’assenza di condizioni atte ad impedire che alla gara partecipassero operatori già detentori di frequenze su cui offrire BWA (Broadband Wireless Access, cioè banda larga senza fili), nello specifico gli operatori UMTS. Anti Digital Divide http://www.antidigitaldivide.org appoggia il ricorso presentato al TAR, ove fosse possibile anche intervenendo ad adiuvandum, perchè ritiene che sia interesse di tutti gli utenti, anche delle persone digital divise, che vengano poste garanzie atte a stabilire una reale concorrenza nel settore e che impediscano di rallentare lo sviluppo del WiMAX. Se per questo è necessario aspettare ancora 30/60 giorni, aspetteremo volentieri: dopo l’attesa di 2 anni vorremmo infatti evitare anche la beffa di avere un WiMAX snaturato e privato dei sui punti di forza ovvero riduzione del divario digitale e apertura del mercato della banda larga e della telefonia (ultimo miglio).

In opposizione al ricorso, oltre ovviamente ad AGCOM e Ministero delle Comunicazioni, scendono in campo H3G (TRE), Vodafone, Wind, TIM (Telecom Italia Mobile) e Telecom Italia SpA. Anti Digital Divide non si stupisce del fatto che proprio quelle società che controllano il mercato dei servizi di telefonia mobile di terza generazione, detentrici delle licenze UMTS, e il mercato della banda larga (Telecom Italia è operatore STRA-Dominante) vadano in soccorso dell’AGCOM e del Ministero delle Comunicazioni. Questo rapporto di “mutuo soccorso” tra controllori e controllati, già verificatosi in altre occasioni, non è proprio indice di trasparenza e indipendenza dei ruoli.

Ci auguriamo che questo ricorso permetta di esporre tutte le nostre osservazione e critiche sulle operazioni fin ora messe in atto da AGCOM e Ministero della Comunicazioni nella procedura di assegnazione delle licenze WiMAX, in modo da apportare le necessarie modifiche che permettano di garantire lo sfruttamento massimo della nuova tecnologia per la riduzione del divario digitale, per l’apertura dei mercati della fonia fissa/mobile e della banda larga.
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