Libero Mercato, Avvenire ed altri quotidiani danno quest’oggi risalto all’avvio di un indagine Agcom sulle truffe via SMS.
Sms dai toni allarmanti sono stati spediti nelle ultime settimane a 3 milioni di italiani. Recitano «ti ho lasciato un messaggio in segreteria», o «ci sono urgenti messaggi per te» o anche «abbiamo tentato di recapitarle una spedizione al suo indirizzo» e invitano a chiamare un numero 899 (spesso mascherato in 89-9,08-99) per sapere di che cosa si tratta. In realtà non c’è nessun messaggio urgente nè una qualche spedizione: ma il costo della chiamata al numero indicato è, in media, di 12,40 euro più iva. Una vera e propria truffa, che secondo Adusbef e Consumatori, ha un giro d’affari di 20 milioni di euro. I centralini delle due associazioni continuano a ricevere «centinaia di segnalazioni da parte di cittadini», che ricevono questi sms. Per questo le organizzazioni dei consumatori ieri hanno annunciato di volere presentare un’azione collettiva contro i responsabili della truffa. L’Autorità per le comunicazioni è scesa subito in campo, e ieri ha mandato la polizia postale a controllare i tabulati di Tim (che non ha alcuna responsabilità e collabora con le Autorità) ai centri servizi che hanno materialmente inviato gli sms sulla sua rete, dando origine alla truffa. L’Agcom si prepara a introdurre anche a «introdurre modifiche al sistema di numerazione 899». Un provvedimento invocato da tempo dai consumatori, anche perché il fenomeno non è nuovo.
Finalmente si interviene o comunque si indaga. Peccato che lo si faccia con grave ritardo. La parte più comica è infatti “L’Autorità per le comunicazioni è scesa subito in campo”. Per chi segue Telcoeye da qualche tempo, sa che quello di Agcom non è esattamente un intervento fulmineo. Ne ho parlato due anni fa: DUE anni, esatto. Scrivevo nel maggio 2006:
Chi ricorda le truffe via fax/SMS usando gli 899? I truffatori inviano un fax o messaggio all’utente facendogli credere che qualcuno l’abbia cercato, per sentire il messaggio bisogna chiamare un 899.
Spesso per indurre l’utente a chiamare si tirano in ballo questioni familiari: il finto fax dice ad esempio “Ciao, vai tu a prendere nostro figlio a scuola? Io non posso andare, se non puoi andare nemmeno tu avvisami, mi raccomando non lasciarlo solo all’uscita della scuola! Sono fuori ufficio, mi trovi all’899-xxx-yyy”. Molti ci sono cascati (la truffa via SMS usa tecniche simili).
In queste ore una nuova ondata di messaggini! Arriva un SMS sul cellulare: “”Hai un nuovo messaggio in segreteria. Chiama da fisso 89-90-30-xxx e seguile istruzioni vocali. Info & costi per iscriversi www.segreteria-…..net“.
Ovviamente non c’è nessun messaggio in nessuna segreteria e l’SMS non è stato richiesto in alcun modo. Qualche curiosone però richiamerà, spendendo la bellezza di 15 euro per ascoltare un messaggio pre-registrato di 90 secondi…
Update:
un secondo messaggio-truffa viaggia in questi giorni…
“HAI UN NUOVO MESSAGGIO, CHIAMA DA TELEFONO FISSO 89-91-07-xxx E SEGUE LE ISTRUZIONI VOCALI. INFO &COSTI PER ISCRIVERSI www.messagg…..net“.
Sempre 15 euro.
Update:
Mi ero perso questo provvedimento Agcom dell’ottobre 2008: multe tra i 15mila e i 100mila euro.
La pratica commerciale, posta in essere dalle società (omissis*), Regal Service S.r.l. e City Carrier S.r.l., dal Sig. Carmine Garofalo, titolare dell’impresa individuale Carmine Garofalo, dal Sig. Cerbone Massimo, titolare dell’impresa individuale Cerbone Massimo, dalle società Farang S.r.l., Rent A Telefonica Ltd., Nowire S.p.A., SCS Italia Net S.r.l., Yum S.r.l. e Gestel S.r.l., nonché dai Sigg. Abdel Karim Hajabi e (omissis*), intestatari dei domini “outlove.net” e www.segreteria.biz, www.messaggiperte.com, siti riportati negli SMS inviati agli utenti, costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta;
La pratica commerciale, posta in essere dagli assegnatari di numerazioni a sovrapprezzo “899”: Telecom Italia S.p.A., Wind Telecomunicazioni S.p.A., Karupa S.p.A., VoicePlus S.r.l. e BT Italia S.p.A, costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta
(*Settembre 2020: su richiesta dell’amministratore di una delle società cancello nome dell’amministratore e della società in quanto la notizia, dopo molti anni, non è più di pubblico interesse)
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