Dopo il NYTimes [via], anche i principali quotidiani europei si accorgono delle ombre sul mercato delle suonerie per cellulari. Se il quotidiano statunitense scrive che After years of double-digit growth rates, the global ring tone market appears to have come to the end of its crescendo, according to a variety of measures.
Fa eco M:Metrics, che traccia le abitudini di acquisto di utenti britannici, francesi, italiani, spagnoli e tedeschi. Secondo la società, la percentuale di abbonati ai servizi di suonerie che acquistano almeno una suoneria al mese è calata drasticamente negli ultimi 12 mesi, arrivando a toccare, in Gran Bretagna, il minimo storico del 3,4% lo scorso mese di ottobre.
Da parte sua, Jupiter Research sottolinea come nell’ambito dei contenuti mobili, nell’arco di un anno in Europa le suonerie siano scese dal 33 al 29% del mercato. In termini di giro d’affari, a fine 2007 e per il solo mercato europeo, si parla di 1,1 miliardi di dollari, in crescita del 10% rispetto allo scorso anno, laddove i giochi online dovrebbero attestarsi a 550 milioni di dollari, con una crescita del 33% anno su anno.
Insomma, il mercato europeo delle suonerie cresce (+10%), ma cresce meno che in passato. Normale amministrazione per un settore che va saturandosi. Anch’io, come Stefano, penso che il fenomeno sia limitato ai mercati evoluti, mentre per i mercati emergenti dove il boom della telefonia mobile è tuttora un dato di fatto, ci vorranno ancora 3-4 anni prima che si registri un rallentamento vero.
Nonostante questo, oggi la stampa italiana sembra volersi togliere qualche sassolino dalle scarpe e attacca frontalmente Buongiorno, società leadwer nel settore che però ha perso, nel corso del 2007, la metà della propria capitalizzazione di Borsa.
Scrive IlSole24Ore, Buongiorno non corre neanche in Ferrari. In Buongiorno devono aver pensato che un accordo con la Ferrari non avrebbe potuto che dare una spinta ad un titolo bisognoso di sostegno. Ieri il gruppo italiano, leader mondiale nelle suonerie ed intrattenimento sui telefonini, ha firmato un’intesa con la casa di Maranello per scaricare suonerie e loghi della Rossa sui cellulari. Ma nonostante la notorietà mondiale della Ferrari, Buongiorno anche ieri è rimasta al palo (-0,22%). Nel 2007 l’azienda è stata tra i 10 peggiori titoli di Piazza Affari, bruciando circa la metà del suo valore. Oggi quota 2 euro, ben lontana dai 5 euro dei massimi di metà 2006 e ancor più dai 7euro di cinque anni fa.Eppure, a sentire gli analisti, Buongiorno dovrebbe correre: a novembre, dopo l’acquisizione di iTouch, Intermonte raccomandava un «outperform» sul titolo con prezzo di 2,8 euro. Ma finora Buongiorno di pole position non ne ha viste.
Rincara la dose MF, POTREBBE ESSERE UN VO’ MENO BUONGIORNO. Per capire lo straordinario successo che hanno avuto negli ultimi anni le suonerie per i telefoni cellulari basta pensare che, sino a poco tempo fa, accanto a quella dei cd e brani musicali venduti, ogni settimana veniva pubblicata la classifica delle suonerie più scaricate. Un business chè valeva, insieme a quello delle immagini e dei loghi per personalizzare il display del telefonino, più di un miliardo di euro all’anno per la sola Europa, trainato dalle abitudini di milioni di persone di cambiare suoneria e sfondo una volta al mese o anche più spesso. Gli ultimi dati segnano però un’inversione netta e, probabilmente, incontrovertibile. E per società come Buongiorno, sede a Parma, quotata a Piazza Affari, il cui fatturato è legato in maniera determinante a questo business, il futuro non è certo improntato all’ottimismo. Tutti i nuovi modelli permettono di utilizzare come suoneria i brani musicali trasferiti al telefonino dal pc. Gratuitamente. Un trend che spiega l’interesse di Buongiorno per i mercati sudamericani, dove i modelli di telefono evoluti sono meno diffusi; ma soprattutto spiega il crollo del titolo in borsa, dove negli ultimi 12 mesi haperso il 50% del suo valore.
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