La copertura ADSL italiana è al 95%, la copertura ADSL2+ del 90%. Se qualcuno vi sbattesse in faccia questo numero, di certo non potreste continuare a parlare di scarsi investimenti di Telecom Italia per la banda larga, di digital divide, di arretratezza del nostro Paese rispetto alla media europea e così via. Il fatto è che il dato in sè è davvero poco significativo.
Ripesco un mio vecchio post di novembre 2005 proprio sul tema dell’ADSL (a proposito, raccontava – anche – di una diatriba del compianto Franco Carlini che chiedeva la separazione della rete, mentre il prof. Guerci si diceva contrario):
Ecco i numeri di cui parlavo in apertura: a fine 2004 Telecom aveva 3750 stadi di linea con Dslam per una copertura dell’85% della popolazione. A fine 2005 saranno 4500 e copriranno il 90% della popolazione. Per arrivare al 95% della popolazione, occorrono altri 3000 Dslam: poiché il 5-8% della popolazione è oltre i 4 Km dalla centrale (limite accettabile per il broadband), la copertura si fermerà tra il 90 e il 95%.
Ma di ADSL e copertura ho continuato a parlarne in diversi post (qui un veloce riassunto). Ieri ho avuto tempo di aprire il Google Reader e leggere un po’ di post arrestrati sui blog che seguo di solito e ho trovato questo illuminante post di Stefano sullo stesso argomento: la copertura dichiarata da Telecom e quella reale.
I numeri che fornisce Stefano Pileri sono corretti, solo che bisogna capire ciò che significano.
Il 94% di “copertura” va inteso come
- “il 94% degli utenti puo’ richiedere una linea DSL” e
- NON “il 94% degli utenti può ottenere una linea DSL”
Questo secondo dato proprio non lo sappiamo (e ovviamente cambia nel tempo).
D’altra parte dire anche solo il numero complessivo di porte DSL installate in Italia rispetto al numero di linee complessive in Italia, non sarebbe accurato, perche’ non terrebbe conto della topologia della rete (della esistenza dei collegi elettorali, per restare in analogia).
Insomma, a distanza di tre anni siamo ancora qui a parlare delle stesse cose: copertura che manca, dati poco chiari, digital-divide. E intanto altrove la tecnologia corre…
Ultimi commenti: