E’ stato ufficialmente lanciato il Vodafone Lab (dopo un test privato con Buzzparadise Zzub), un interessante esperimento 2.0 che prevede Wiki, forum e blog.
Idea intelligente, probabilmente nel mondo delle tlc primo aggregatore ufficiale di servizi 2.0 (non certo primo servizio 2.0, basti ricordare InVideo o LeSaiTutte, community di 3 fatte dagli utenti per altri utenti ed attive da qualche annetto).
Prima, mentre davo uno sguardo, mi sono imbattuto in un curioso post del blog di Vodafone Lab che a mio parere dimostra come la voglia e la capacità di comunicare in maniera trasparente debba ancora emergere. Mi spiego meglio:
“I piani di abbonamento proposti da Vodafone per l’iPhone 3G consentono agli utenti di effettuare fino a 600MB di traffico dati al mese dall’Italia. Il traffico dati e’ stato calcolato sulla base di un utilizzo elevato dell’iPhone, che prevede un consumo di 500MB al mese.
Precisamente, con un consumo di 500MB al mese un utente medio puo’:
– Navigare in internet con Safari tutti i giorni per 30 minuti al giorno;
– Utilizzare Facebook per un totale di 30 minuti al giorno;
– Utilizzare YouTube due volte a settimana navigando fra i contenuti e vedendo 15 minuti di video per volta;
– Utilizzare Google Maps tre volte a settimana 10 minuti per volta;
– Utilizzare l’email in modalita’ push con check mail continuo e lettura/scrittura di 50 email al giorno;
– Utilizzare servizi di previsioni del tempo on line su sette citta’ al giorno;
– Utilizzare servizi di borsa online con un check di venti azioni al giorno.
Ecco fatto: anche Vodafone adesso ha detto la sua. 🙂 Come vedete, il dialogo con Vodafone e’ reale, qui nel lab, e per noi questo e’ davvero importante. Non credete anche voi?”
Probabilmente c’è qualcosa che mi sfugge, ma per esserci un ‘dialogo reale’, le due parti devono parlare la stessa lingua e devono ascoltarsi. Con l’espressione ‘con 500 MB puoi navigare 30 minuti’ non si dà una risposta, perchè un conto è il tempo e un conto è la quantità di dati. E rispondere alle critiche dei clienti sulle tariffe elevate dicendo “quello che ti do è sufficiente” non aiuta.
Basta leggere i commenti dei clienti: questo
Assurdo. I miei 10 account email IMAP, costantemente connessi a internet, che uso prevalentemente per lavoro, inviano e ricevono ogni giorno un traffico dati di circa 40 Mb (statistiche alla mano, non è una cifra inventata). 40 Mb al giorno fanno circa 1200 Mb al mese: solo con la mail ho doppiato la soglia mensile. Solo OGGI navigando con la Vodafone Internet Key ho consumato circa 50 Mb, per un’ora e mezza di navigazione, che è il MINIMO GIORNALIERO. Fanno altri 1500 Mb. Solo con questi due sono arrivato a quasi 3 gb, e senza fare un uso smodato del telefono. Vorrei sapere chi è l’analista che ha fatto queste statistiche. E mi spieghi soprattutto perchè TUTTI gli altri paesi del mondo sono giunti a conclusioni BEN DIVERSE, primo fra tutti TIM che offre 1 gb mensile contro il 600 mega di Vodafone. Questo comunicato qui mi fa imbufalire oltre ogni limite, spero si tratti di uno scherzo, perchè mi sento veramente preso in giro.
oppure questo
Sembra un’analisi fatta dal primo fermato per strada… cosa significa “Navigare in internet con Safari tutti i giorni per 30 minuti al giorno” ? Dipende dal tipo di siti che si visitano. Cosa significa “Utilizzare l’email in modalita’ push con check mail continuo e lettura/scrittura di 50 email al giorno” ??? Che facciamo gli allegati non li conteggiamo ?? … Non ci siamo ! Uno che paga 60€ al mese credo che abbia il diritto di avere la possibilità di usare internet e e-mail in libertà senza stare attendo al numero di e-mail che invia o il tipo di sito web che visita. Non siamo ragazzini che usano l’iPhone per messaggiare con gli amici !!! Sono adirato perchè mi aspettavo da Vodafone un’analisi più accurata di questo prodotto rivoluzionario… così inibite le funzioni che lo rendono unico (al momento) !! E visto che non esiste solo Vodafone credo che passerò (con dispiacere) al migliore offerente (tim, wind, 3). Delusione totale cmq !!
mostrano che i lettori del Lab sono probabilmente diversi da quelli con cui Vodafone è stata abituata a ‘conversare’ con i normali strumenti del Web 1.0. E un bel progetto 2.0 rischia di naufragare ancora prima di decollare.
Ci sono clienti non più intelligenti, semplicemente diversi: dei 26 commenti presenti, nessuno accoglie la tesi di Vodafone. Meglio cambiare, no?
UPDATE: vedo che Stefano aveva già fatto osservazioni simili:
Il post sembra manifestare un approccio ancora troppo legato alla concezione di cliente stordito che si beve tutto perchè glie lo dice Totti.
by Nicola Mattina
08 Lug 2008 at 18:31
Beh, non è molto elegante che un dipendente di Tre dia dei giudizi su un concorrente… soprattutto quando non brilla sul fronte della conversazione con i dipendenti 🙂
Ciao. Nicola
by Massimo Cavazzini
08 Lug 2008 at 23:05
Caro Nicola, questo è il mio blog personale, dove da sempre parlo di tlc (credo in maniera più che obiettiva) e ne parlo come appassionato, non rappresento la mia azienda e le opinioni del management 🙂
detto questo, le mie osservazioni non ti trovano d’accordo?
by Anonymous
08 Lug 2008 at 23:21
Ciao Max,
Voda – ma devo dire i gestori nel complesso – ci hanno abituato alle loro prese per i fondelli. Per cui: nulla di nuovo sotto il sole.
Traggo spunto dalla tua considerazione, che sposo per aggiungerne una mia: mi stupisco come, in generale, si possa pensare all’operatore come a un amico. Né capisco tutti chi si riferisce al proprio gestore come alla squadra del cuore. E sono tanti. L’operatore cerca in ogni modo di toglierci i soldi dalle tasche. Se non lo fa con la voce lo fa con i dati. Tre, per citarne uno a caso, nei telefonini (che cmq ha il merito di regalare) ci infarcisce tante di quelle scorciatoie al web che ti vien male. Vodafone fa personalizzazioni che fanno schifo. Solo Tim da questo punto di vista forse si salva, anche se le tariffe a mio giudizio sono fra le peggiori. Wind non prende, per cui può fare quello che vuole ma – per quel che mi riguarda – è come se non esistesse.
Altra cosa: siamo ben lontani da offerte leggibili e trasparenti. Girala come vuoi ma… la gabola c’è sempre.
ciao,
ste
by Massimo Cavazzini
08 Lug 2008 at 23:30
Ciao Ste, felice di leggerti 🙂
che dire? in parte hai ragione, nessuna telco brilla per trasparenza. dall’altra credo che sia sempre il consumatore finale ad avere il coltello dalla parte del manico: non aderire alle offerte che si ritengono poco convenienti, è l’unica via per far sentire la proprioa voce 🙂
by Anonymous
09 Lug 2008 at 08:20
Ciao Max,
e’ vero che questo e’ il tuo blog personale, ma tutto sommato il legame a chi ti paga lo stipendio si vede dalla frase di chiusura del tuo post.
il vodafone lab forse non e’ perfetto, ma e’ una sfida coraggiosa e secondo me ogni critica costruttiva sara’ ben accetta dall’azienda.
forse la tua critica, poco costruttiva, dipende dal fatto che hai bucato la notizia, scambiando tempo fa vodafone friends con la nuova community? 😉
by Anonymous
09 Lug 2008 at 10:27
E’ logico che Max per il fatto di lavorare in una telco sia oggetto di malizie e/o supposizioni quando commenta le “cose” degli altri carrier..ci puo stare, cosi come ci puo stare (se ci pensate bene) che lui si focalizzi sopratutto su quanto osserva “altrove”.
In questo caso è importante che lui lo faccia con argomentazioni REALI e CONCRETE ed oggettivamente mi pare che lui lo faccia, poi si puo essere in accordo o meno, si possono vedere le cose in svariate sfacettature ma i ragionamenti sn sempre ben argomentati e soprattutto riscontrabili.
Nel caso specifico mi pare abbia ragione: Vodafone è in grado di persuadere con una invasivo ed efficace marketing i suoi clienti ma nel Vodafone Lab è stato in grado di dare visibilità anche a coloro che non accettano tutte le “verità” scritte con il rosso elegante ed accativante del gestore inglese.
Mi pare tutto corretto quanto qui argomentato..purtroppo eheheh
Dimitri
by Massimo Cavazzini
09 Lug 2008 at 11:21
Caro anonimo, avendo smesso di fare il giornalista (lato testate giornalistiche) da due anni, ‘bucare’ notizie per me non esiste più come concetto… qui parlo di quello che osservo, senza troppe menate sul quando e cosa… ed essendo isxcritto a Zzub avevo già visto nelle scorse settimane il Lab 🙂
Detto questo, per tornare in topic, la frase finale osserva una cosa banale: se sei abituato a parlare 1.0, per parlare 2.0 devi cambiare. Cambiare mentalità, cambiare approccio, non basta mettere in piedi un sito con strumenti 2.0 per essere un’azienda 2.0.
Come scritto nel post, il progetto è interessante e intelligente, ma deve essere necessariamente supportato da un atteggiamwento 2.0, che nel post segnalato non c’è. Non è una chiusura a priori, ma una criotioca costruttiva: il Lab vuol essere 2.0? Allora parli 2.0 :_)
Dimitri, grazie per le osservazioni 🙂