In effetti era già qulche giorno che la SIAE non ne sparava una…
La SIAE chiede «un’azione forte e comune per ottenere che venga stabilito per legge un contributo in percentuale da versare alla Siae da parte di tutti quei provider che forniscono a pagamento la linea Adsl veloce».
Secondo la società che rappresenta gli autori e gli editori, l’Adsl ha la colpa di consentire «a milioni di utenti di scaricare dalla rete, nella maggior parte dei casi evadendo il Diritto d’Autore, ogni tipo di contenuto creativo: musica, film, libri, immagini; insomma qualsiasi genere di opera dell’ingegno messa a disposizione gratuitamente da ben noti e numerosi peer to peer».
Per questo, la Siae si rivolge al governo e ai politici «chiedendo il loro sostegno in questa nostra richiesta considerato che è profondamente ingiusto che i gestori di tali linee, che da questa attività commerciale traggono enormi vantaggi economici, non siano tenuti per legge a versare, a puro titolo di risarcimento, una parte dei loro proventi agli autori per i diritti evasi». [via]
Update: la SIAE fa marcia indietro? A me sembra semplicemente che abbia specificato che “non è una proposta SIAE”, non che la SIAE non la condivida e/o non la supporterà. Tanto che sul sito SIAE, il portavoce della società Sapo Matteucci in un virgolettato spiega che “la seconda via è quella che potrebbe stabilire il pagamento di una royalty, una specie di pagamento forfettario calcolato sul pagamento degli abbonamenti da parte di chi trae un indubbio vantaggio dalle possibilità (sempre più ampie con la banda larga) di scaricamenti illegali”. E quindi?
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