Elenco sicuramente parziale e in progress, ma comunque un buon inizio di mappature per capire quali grande aziende abbiano iniziato ad affacciarsi sul mondo dei social network [via Bernard]:
I thought you might benefit from some of my background research on these topics. And I’d appreciate your help in curating this list by providing more details and submitting additional cases.
Tra le più attive le società americane, ad esempio
- Coca-Cola:
- Blogging: Coca-Cola Conversations discusses company history.2
- Online video: Sponsored Cans Professional 3. Diet Coke + Mentos by Eepybird.
- Social networks: Sprite Sips Facebook application.
- Virtual Worlds: Virtual Thirst contest in Second Life to design a vending machine.
- Widgets: Coke Bubbles on Joost.
oppure
- Dell:
- Blogging: Direct2Dell generates 3.5 million pages views/month.3 Nine official internal blogs and hundreds of team/departmental blogs in English, Chinese, Japanese, French Canadian, Portuguese, and Spanish.9 Dell Hell. Osaka flaming laptop.
- Brand Monitoring: Uses conversation monitoring from Visible Technologies.
- Crowdsourcing: Ideastorm allows users to suggest and vote on ideas, has generated 9,800+ ideas. Employee storm, internal idea community has generated over 2,700 ideas.3
- Microblogging: 22 corporate accounts on Twitter, as well as 17+ individuals using “[Name]AtDell” handles
- Virtual Worlds: Second Life island.2
E voi, ne conoscete altre? Nel mio piccolo a memoria mi viene in mente il Vodafone Lab o, per rimanere alla società in cui lavoro, l’isola 3 Italia di Second LIfe, il gruppo Facebook di amici, clienti e colleghi di 3 e il gruppo Facebook de La3 Tv, con spezzoni programmi e novità.
by Giusva Iannitelli
01 Ott 2008 at 21:54
Riguardo 3 italia: per quanto carine come cose, un gruppo facebook non è “tanto social” quanto un corporate blog.
Richiede meno tempo e sicuramente è meno “esigente” in termini di personale e capacità di mantenerlo (e metterci la faccia onestamente).
Se lo consideriamo come un inizio allora è ok 🙂
by Massimo Cavazzini
01 Ott 2008 at 21:59
ah beh, ma io sono d’accordo con te 🙂
by Giusva Iannitelli
01 Ott 2008 at 22:04
Adoperati allora 🙂
Spiegare le offerte e le novità (magari comparando, visto che si può fare), aiutare i clienti per cose generali (ricordi ciò che hai fatto con lo skypephone?), ascoltare le critiche, i consigli e così via.
Secondo me sono tutti pezzi di un puzzle che, se composto, renderebbero in immagine. E non è casuale se molte grandi aziende lo hanno già fatto.
by Anonymous
02 Ott 2008 at 13:35
IHMO, fatto cosa? un grosso calderone con dentro i clienti. statistiche,l’x % dei quali morosi. Poco importa se tu non lo sei. Meno ne sai e meglio è. Come la finanza si cercano risultati immediati e non si guarda al lungo periodo,alla fidelizzazione del cliente.Il concetto di customer care è di per se vuoto. Perchè devo rispiegare 100 volte il mio problema?Perchè non interviene un supervisor quando gli interinali non riescono ad aiutarti?Perchè nessuno interviene “sui sistemi”anche quando sbagliano?
Ad esempio,perchè non creare un’elite di clienti? nessuno lo fa.
Requisiti minimi:abonati e solventi. costituirebbero uno zoccolo duro se avesser un qualcosa in più dei ragazzini “ricaricabili”.Con un loro blog,terminali dedicati e un supervisor appunto. Tieni all’azienda?L’azienda contraccambia. Invece fanno a gara a chi si assicura il testimonial più costoso perchè l’importare è entrare. Come ti troverai è secondario.
Si vuole dare un volto umano alle aziende?Si inizi col dare un volto ai clienti.Non siamo numeri,siamo persone.
Francesco
by Massimo Cavazzini
12 Ott 2008 at 15:20
@giusva: sono ri-d’accordo con te 🙂
come sai però non sempre quello che si vorrebbe fare è fattibile (tempo risorse budget procedure ecc).
@francesco: sono molte le aziende (tra cui quelle di tlc) a ‘stratificare’ i clienti e prevedere differenti livelli di servizio
by francesco
12 Ott 2008 at 18:33
Vero,ma che io sappia contano le linee che si richiedono,non la fedeltà. Mi corregga se sbaglio: L’Italia si regge soprattutto sulla piccola-media impresa e sui professionisti. Questi ultimi hanno mediamente una o due linee.
A questi di solito va bene quando diventano Nuovi Clienti. Quelli che vengono dopo sono trattati meglio. Aspetti la scadenza,dai la disdetta e qualcuno ti telefona con la nuova offerta. Sbaglio?
Ha visto una parodia in un programma della Gialappa’s dove al nuovo cliente venivano concessi i servigi delle mogli dei vecchi clienti?:)
by Massimo Cavazzini
12 Ott 2008 at 20:50
dipende dalle aziende… diciamo che in settori ad alta concorrenza, ci sono sia le stratificazioni (basate sulla spesa, ma non solo) sia la ‘storia’ di un cliente. però è ovvio che l’argomento è talmente variegato da non poter essere riassunto in due righe 🙂