Bebo, un mobile social network molto noto tra i teenager inglesi (e concorrente dell’italiano Blinko), rivela che ogni teenager inglese manda dal proprio telefonino diecimila (sì, 10.000!!!) messaggi ogni anno. Una cifra stratosferica.
Almost 75 per cent of those surveyed said they used social networking websites to share photos and keep in touch with friends. Around half of those questioned said they had as many as 250 “friends” with whom they kept in regular contact via the internet. Most of the teenagers who responded to the survey, which was posted globally on the Bebo website, said they spent the majority of their spare time on the web, with almost one third saying they watched more than 50 online videos per week, usually on sites such as YouTube and Bebo, and other social networking websites such as MySpace.
But watching traditional, broadcast television is still a popular pursuit for many young people, with 31 per cent admitting to watching more than five hours of television per day, and 32 per cent stating that they watched TV for between three and five hours per day. [via]
Eccola, la generazione screenager. Da un lato è evidente l’aspetto socializzante del Web per rimanere in contatto con i propri ‘amici’, dall’altro è preoccupante che la maggior parte del tempo libero sia passata sul Web.
by Anonymous
13 Dic 2008 at 14:20
Quando tempo fa lavoravo al Servizio clienti di una azienda di tlc ricordo che di sovente mi imbattevo in ragazzini che alle 4 del pomeriggio avevano inviato piu di 100sms dalla mezzanotte dello stesso gorno.
Che dire? sembrano lontani i tempi (che erano anche i miei) dei ritrovi pomeridiani tra amici sotto casa..
Ho 34 anni e credo sia prematuro recitare la parte del “ai miei tempi”, è comunque fuori di dubbio che internet e le tecnologie in genere abbiano stravolto i rapporti umani, questo in senso oggettivo. I libri di sociologia in tal senso sono numerosi e molti dovranno essere ancora scritti.
Sono convinto dell importanza positiva di internet e della tecnologia, sono altresi convinto che gli eccessi siano sempre stati dannosi x qualsivoglia esperienza.
Post interessante da riflessioni oceaniche 🙂
Dimitri