Cda abbastanza critico ieri per Telco, la holding che controlla Telecom Italia:
– svalutazione del prezzo di carico delle azioni, da 2,6 a 2,2 euro (-1,4 miliardi di euro)
La svalutazione era ampiamente prevista nonostante le smentite fino a ieri, ma i valori di carico rimangono alti: 2,2 euro il carico, meno di 1 euro il valore di borsa (garantisce il fair value Lazard). I soci ricapitallizzeranno? Benetton mette le mani avanti e dice che non parteciperà.
– ricorso contro la Cvm, ‘la Consob brasiliana’, che vuole un’OPA obbligatoria sulla quota di Tim Partecipacoes non ancora posseduta
L’OPA non è evitabile, secondo me. Il ricorso allunga i tempi e concede un po’ di respiro per decidere come ‘aggiustare’ il tutto con i soci spagnoli. Possibile anche un’apertura indagine antitrust su Tim-Vivo (Tim di Telecom, Vivo di Telefonica), visto che il concorrente Claro è in pressing
– in Argentina blocco della call sulla metà di Telecom Argentina non ancvora posseduta: l’antitrust di Buenos Aires ha chiesto che prima si faccia chiarezza sulla concentrazione che si è determinata con l’ingresso di Telco in Telecom, poi si vedrà
– perdite semestrali di 1,5 miliardi di euro.
L’affare Telco si complica, da un lato la spada di Damocle del debito e del valore azionario (-60% da quando è partito l’affaire Telco) dall’altro gli spagnoli di Telefonica che potrebbero studiare una via di uscita nel breve termine.
Scommesse da fare?
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