Sembrava che la vicenda degli ex impiegato del centro ricerche Motorola di Torino potesse concludersi in fretta.
Invece no:
A preoccupare maggiormente gli ex dipendenti, la decisione dell’Inps di non accogliere la domanda di cassintegrazione ordinaria che era stata presentata da Reply, l’azienda che ha concluso l’accordo con il colosso americano e che ha acquistato il centro facendosi carico di tutti i dipendenti. Secondo l’istituto di previdenza sociale, l’operazione di cessione sarebbe più configurabile come una ristrutturazione non essendoci stato alcun calo nella produzione. [via]
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