Secondo Telecom Italia, il calo delle chiamate verso il 12.54 e la conseguente riduzione delle lavorazioni in backoffice rende necessario accelerare sul fronte dei tagli occupazionali.
Il Gruppo ha annunciato che, tra il 2008 e il 2011, ci saranno 9mila esuberi (il 3 dicembre scorso Telecom aveva annunciato 4mila nuovi esuberi rispetto ai 5mila concordati con i sindacati nel corso del 2008). Ma la decisa accelerata (3700 posti tagliati in un anno) ha spinto i sindacati a rivolgersi al ministro Sacconi: la linea dura serve ad opporsi alla mobilità decisa per gli operatori del 12.54.
Il ministro del lavoro Sacconi: “A un’azienda concessionaria di servizi di pubblica utilità ribadisco l’invito ad una moratoria di ogni forma di licenziamento, in quanto sono disponibili comunque diverse forme di ammortizzatori sociali”.
Risposta di Telecom: nessuna moratoria, perchè il calo del traffico dei servizi del 12.54 conseguente alla libera liberalizzazione dei servizi del vecchio 12 non è tale da supportare l’attuale organico (nei primi 4 mesi del 2009 il numero delle chiamate al 12.54 è sceso del 16% rispetto allo stesso periodo 2008).
Chi la spunterà?
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