Un po’ di notizie solo apparentemente slegate tra loro, ma che mostrano come la pervasività dei soaicl media stia andando – a dire il vero da un paio di anni – davvero avanti a passi da gigante.
Microsoft’s “beta” test version of the Outlook Social Connector, an add-on for Outlook, was first discussed last November. When a user clicks to read an e-mail message, a new pane on the main e-mail reading screen fills with the sender’s most recent social-networking activities. That could be that sender’s new Facebook status update or a newly added professional contact on the business networking site LinkedIn. On Wednesday, Microsoft updated the Social Connector software, and LinkedIn released the first outside plug-in for the feature. [AP via FF]
Outlook, uno dei più diffusi programmi per la gestione della posta elettronica, ingloberà sia gli status di Facebook sia plugin del business network LinkedIn. Qui il Microsoft Social Connector in download.
La seconda notizia riguarda il mondo mobile:
– 91% of mobile phone users go online to socialize compared to only 79% of traditional desktop users.
– Mobile phone users are 1.6 times more likely to manage finances compared to traditional desktop users (62% versus 39%).
– Mobile phone users are 1.4 times more likely than traditional desktop users to rally support for a cause (67% versus 47%). [via]
Con il cellulare le persone sono più propense a socializzare (evidente e banale, se vogliamo: il telefono è per definizione un medium socializzante, il Pc lo diventa ma nasce come strumento di lavoro), a gestire i propri soldi e ad aderire a cause (supporto, voto, sostegno insomma sfera della politica).
Confermato da quanto afferma la stessa Facebook, che nella versione mobile ha superato Twitter fisso:
Facebook announced that active users of its mobile platform surpassed 100 million, each and every month. And, this usage happens on almost every carrier in the world. If interaction and participation serve as the foundation for social media, then Facebook is setting the standard. Facebook is reporting that mobile users are twice more active on Facebook than non-mobile users. [via]
Infine la diffusione del Web nella fascia ‘alta’ (di età) della popolazione italiana:
in quattro anni, dal 2005 al 2009, proprio la fascia di età 60-74 anni e oltre ha infatti fatto registrare la percentuale maggiore di incremento nell’utilizzo di nuove tecnologie e pc rispetto al resto della popolazione, con una media del +80% circa di utilizzatori. Il dato, in verità un po’ in sordina, è stato portato a galla dall’Istat, ma le aziende sembrano aver già fiutato il nuovo, promettente business ed è cominciata la corsa per la messa a punto di sistemi e pc sempre più “a misura d’anziano”.
[via]
Ecco quindi un po’ di buone ragioni per continuare a investire nel Web partecipativo e nei social network. Ma se non siete convinti, via Luca altre 10 ragioni:
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