Marco Pratellesi, responsabile di Corriere.it, lascia RCS per approdare a Condè Nast come direttore editoriale dell’area digitale.
Pratellesi torna a lavorare con Carlo Verdelli, ex direttore della Gazzetta dello Sport (sempre RCS) tornato in Condè Nast a marzo come VP editorial. Verdelli era già stato a Condè Nast come direttore di Vanity Fair ed è praticamente certo che l’arrivo di Pratellesi sia stato fortemente voluto da Verdelli stesso. [via]
Da un lato il passaggio di Pratellesi, giornalista con una solida esperienza nel giornalismo digitale (qui la notizia di apertura del suo blog a metà 2007), fa capire quale sia (finalmente!) l’importanza che i principali editori iniziano a dare al Web e ai giornalisti che conosco bene la Rete. Probabiulmente l’uscita di Pratellesi non è giunta inaspettata in RCS: sarebbe bastato leggere queste parole non certo tenere con RCS per averne qualche avvisaglia.
Dall’altro si aprono quindi le danze per la sostituzione di Pratellesi a Corriere.it, che – a meno di una soluzione interna alla stessa RCS – provocherà uno smottamento a cascata anche su altre testate. Sempre recentemente Marco Formento dopo anni al Secolo XIX di Genova ha lasciato per andare in De Agostini come responsabile dell’area digitale.
Dall’altro la strategia di Condè Nast sembra essere sempre più focalizzata su Web. Wired.it, precedentemente realizzato a Londra in un ‘quasi-outsourcing’ ha recentemente riportato la redazione in Italia (sebbene con una direzione diversa da quella di Wired cartaceo affidato a Riccardo Luna) assumendo giornalisti con esperienza Internet.
Insomma preparate il CV (il mio è pronto :P) perchè nei prossimi mesi per chi conosce il Web ed è interessato a lavorare nel mondo dei media le opportunità non mancheranno!
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by Vanity Fair, GQ e Glamour: Marco Pratellesi spiega le mosse di Condé Nast sul web « Stampacadabra
25 Ott 2010 at 16:18
[…] due i progetti su cui sta lavorando Marco Pratellesi, dall’aprile scorso direttore editoriale dell’area digital di Condé Nast, dopo una lunga militanza a Corriere.it. […]