La cultura aziendale conta, e va coltivata giorno dopo giorno. Il fondatore di Zappos spiega perchè ha venduto: la felicità, anche nel business, a volte conta più dei soldi.
These issues had nothing to do with the underlying performance of our business, but they increased tensions on our board of directors. Some board members had always viewed our company culture as a pet project — “Tony’s social experiments,” they called it. I disagreed. I believe that getting the culture right is the most important thing a company can do. But the board took the conventional view — namely, that a business should focus on profitability first and then use the profits to do nice things for its employees. The board’s attitude was that my “social experiments” might make for good PR but that they didn’t move the overall business forward. The board wanted me, or whoever was CEO, to spend less time on worrying about employee happiness and more time selling shoes. [via]
by Dario Salvelli
07 Giu 2010 at 12:24
Ho appena finito di leggerlo anche io e volevo segnalarlo: hai scelto un buon quote però forse può essere fuorviante, bisogna leggerlo tutto per bene per capire le motivazioni. E d’altronde se hanno aumentato il capitale e gli impiegati la scelta non può che essere stata vincente: certo la mission secondo la quale 1500 persone siano tra loro amici o si conoscano tutte secondo me appare impossibile soprattutto in Italia, qui i contesti sono proprio diversi..
by admin
07 Giu 2010 at 12:39
Il quote è sicuramente fuorviante, nel senso che solo leggendfo le due pagine viene fuori l’idea che c’è dietro Zappos: mi piaceva l’idea di “happyness economy” e del perchè perseguirla.
Millecinquecento persone non potranno mai essere un unico gruppo di amici, su questo siamo d’accordo anche perchè diverse teorie ci dicono che siamo attorno ad un decimo di quel valore 🙂 però secondo me è interessante l’idea che c’è dietro: impiegati che si conoscono e sanno che faccia ha il collega dall’altra parte del monitor, gente che parla invece che mandarsi solo mail e così via. Io credo che l’obiettivo sia a portata di mano, non nella perfezione (tutti amici) ma almeno nell’intenzione (tutti conoscenti).
Comunque ho appena ordinato “Delivering Happiness: A Path to Profits, Passion, and Purpose Delivering Happiness: A Path to Profits, Passion, and Purpose” di Tony Hsieh su Amazon, me lo leggo ad agosto 🙂