Osserva le centinaia di aziende che si iscrivono a Mind The Bridge 2010, prendi le 32 migliori e fanne un’analisi per capire il ‘terreno’ comune. Ecco i risultati, una sorta di DNA delle startup 2.0 riassunto in 10 punti:
1. L’istruzione conta…
Le startup 2.0 sono fondate da persone con alta formazione
* Solo il 5% non ha una laurea universitaria
* Il 67% ha un background scientifico/tecnologico, mentre il 33% ha una formazione economica/umanistica
* Il 42% ha un Ph.D o un MBA
2. …ma studiare non basta
L’esperienza conta tanto quanto la formazione
Essere un imprenditore seriale è un LAVORO
La startup giusta non è mai la prima che si mette in piedi
* Il 28% ha precedenti esperienze imprenditoriali
3. Aprire i propri orizzonti è fondamentale
Lavorare e studiare all’estero significa generare una rete di rapporti, di opportunità, di idee, di esperienze che alimenteranno la attività di impresa
* Il 33% ha ottenuto il PhD all’estero
4. Le one-man band non fanno molta strada
Il successo di una startup dipende dall’impegno di squadra
* Il team dei fondatori è composto da 3-4 persone
* Solo il 7% ha un unico fondatore
5. Un ponte “rosa”
Sono ancora poche le donne che si lanciano in iniziative imprenditoriali, abbattendo le barriere culturali ancora oggi presenti
* L’86% è composto da uomini, solo il 16% da donne
* Nell’edizione 2010 sono 3 le donne a capo di una startup semifinalista, su 15
* Mind the Bridge si propone di sostenere l’imprenditoria femminile
6. Think Business
Gli scienziati solitamente faticano a pensare in termini di business e le università non incentivano i docenti a creare aziende (i cd. spin-off). Si avverte la relativa scarsa esperienza degli uffici di trasferimento tecnologico e una scarsità di manager disponibili a entrare in queste neo nate realtà imprenditoriali. C’è quindi ancora bisogno di spin-off universitari.
* Il 16% è incubato in un Parco Tecnologico
* Il 20% è uno spin-off accademico
7. Innovare non può essere una questione di geografia
* Il 77% ha origine nel nord Italia, il 9% al sud, l’8% in Italia centrale e il 6% all’estero
* 2 startup su 15 semifinaliste provengono dal sud (Sicilia, Sardegna)
8. Le esperienze pregresse contano
Un’iniziativa di successo è figlia di esperienze precedenti e di un percorso di studi e specializzazione che va oltre la laurea. L’idea giusta arriva spesso dopo i 30 anni
* Il fondatore ha in media 35 anni
9. Alla conquista del capitale
Il successo richiede investimenti e di necessità la raccolta di capitali di rischio.
* Il 97% cerca un finanziamento
* Il capitale iniziale di investimento è di €33k
* Il 19% ha ricevuto qualche tipo di finanziamento esterno (per lo più borse di ricerca)
10.Chi fallisce ha una marcia in più
Il fallimento non è un’onta ma un bagaglio fondamentale di esperienza.
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