Dopo la richiesta di rimozione dei link fatta a Yahoo! dal Tribunale di Roma, è la volta di Google. Il motore di ricerca è accusato di diffamazione perchè il nome di un imprenditore, nella ricerca automatica, viene associato al nome di un imprenditore.
Scrive Longo su Repubblica:
La funzione di suggerimento nella ricerca di Google è diffamante, se accosta il nome di una persona a parole che ne ledono la professionalità o la dignità. Lo ha stabilito il Tribunale di Milano, accogliendo il ricorso di un cittadino che si era sentito diffamato dalle parole che il servizio Google Suggest associava automaticamente al suo nome. La corte ha respinto il reclamo della società californiana e le ha imposto di eliminare quell’accostamento, addebitandole le spese di lite. Vicenda notevole, perché alimenta l’idea secondo cui gli algoritmi non sono neutri e rende i motori di ricerca responsabili nei confronti dei contenuti web indicizzati.
Questo è il vero nodo: il motore di ricerca aggrega contenuti esterni. E’ responsabile di come li aggrega? E di come li presenta? E delle funzioni di ‘aiuto’ alla ricerca? E’ ipotizzabile che un algoritmo automatico venga ‘addomesticato’ secondo la volontà umana (e, in particolare, secondo le sentenze?)?
Il dibattito è aperto…
by Gabriele Granato
06 Apr 2011 at 23:20
Google non fa altro che suggerire ciò che è stato cercato dagli utenti, cioè concetti e associazioni di idee radicati nella società, magari sbagliati, fuorvianti, ma – pur sempre – comuni.
Io non conosco il signor Galbani, ma in giro si dice che Galbani vuol dire f.. ecco Google aggiungerebbe la parola fiducia alla frase, così come farebbe il 90% degli italiani.
Altro esperimento, se vi parlano di Berlusconi in questi giorni a voi cosa viene in mente? Beh scommetto proprio quello che vi suggerisce Google 🙂
by Maxkava
07 Apr 2011 at 13:20
E’ un tema molto complesso e, proprio per questo, affascinante. L’algoritmo non è casuale, perchè c’è Google che lo ha prodotto e ne ha deciso le dinamiche. Questo significa che c’è un intervento esterno, il tema è… questo intervento in che direzione deve andare? dov’è il limite?