La cara e vecchia Tv è data per spacciata, ma… sicuri che sia già morta? No, anzi. Mentre la tendenza all’invecchiamento progressivo del pubblico televisivo è chiara, meno certo è il declino dell’utilizzo.
Prendendo come riferimento il mercato americano, il grafico di Nielsen mostra come stia aumentando l’utilizzo della timeshifted Tv (ovvero la modalità in cui i programmi Tv vengono registrati sull’hard disk locale e fruiti in un momento successivo rispetto alla messa in onda… una modalità che si avvicina a quella della visione di video via Web), in Italia appena agli esordi. Il tempo passato a vedere la Tv classica, però, non è crollato segno che il pubblico è ancora incollato al piccolo schermo, magari non più sincrono rispetto alla messa in onda di un programma ma pur sempre sdraiato sul divano a fruire dei contenuti.
Non a caso, per fare maggiore concorrenza al vecchio elettrodomestico, YouTube ha deciso di investire 100 milioni di dollari per creare 20 canali tematici con tanto di palinsesto. Già, perchè se guardiamo il tempo passato davanti ai differenti media, la Tv vince ancora di gran lunga: il primo servizio per tempo medio speso è Netflix, che a Febbraio 2011 fa registrare una media di 9 ore e 16 minuti. Tanto, ma meno del 10% del tempo speso ogni mese dall’utente medio davanti alla Tv.
YouTube? E’ il sito più popolare per visitatori unici e per numero di stream, ma riesce a tenere incollati gli utenti in media per 2 ore e 14 minuti al mese. Un quinto rispetto a Netflix e un ottantesimo rispetto alla Tv classica. Che, in fondo, non sembra ancora pronta per andare in soffitta.
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by Social Media o Distribuzione Sociale dei Mass Media | Il Giornalaio
11 Apr 2011 at 07:45
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