Oltre mille pagine per raccontare il (glorioso) passato delle telecomunicazioni in Italia. E’ il doppio volume – 1024 pagine totali – “Storia delle telecomunicazioni”, a cura di Virginio Cantoni, Gabriele Falciasecca e Giuseppe Pelosi per Firenze University Press.
Il libro parte dalle basi scientifiche dello sviluppo delle telecomunicazioni nell’Ottocento, tratta gli sviluppi del pensiero scientifico che portarono alla rivoluzione della teoria dei campi, analizza la nascita delle prime tre fondamentali forme di comunicazione – telegrafo, telefono e radio – e si conclude con il contributo della Marina Militare Italiana allo sviluppo delle radiocomunicazioni.
Segue la sezione Gli sviluppi tecnico/scientifici, che presenta l’elaborazione numerica dei segnali, illustra la genesi e la metamorfosi della trasmissione, le reti a pacchetto, la fotonica nelle telecomunicazioni e affronta il tema della ricerca nelle istituzioni, soffermandosi in particolare sullo CSELT.
Nella successiva sezione, I settori applicativi, si riflette in modo articolato su radiofonia, televisione e nascita del cinema digitale, sulle comunicazioni militari, sullo sviluppo del radar e sulle telecomunicazioni spaziali.
Nella sezione L’organizzazione dei servizi e il ruolo dell’industria si delineano i successi e il declino delle industrie di telecomunicazioni in Italia, le infrastrutture delle telecomunicazioni, il ruolo dei gestori nelle comunicazioni nazionali, le reti e i servizi cellulari e wireless e partendo dalla prospettiva degli ultimi cinquant’anni si volge uno sguardo al futuro.
La sezione finale La formazione e la divulgazione offre spunti di riflessione multiprospettica: la formazione universitaria sulle telecomunicazioni, con attenzione all’evoluzione normativa e ai profili professionali, gli aspetti sociali e culturali e uno sguardo sui più importanti musei, collezioni e fonti documentali delle telecomunicazioni in Italia.
Per chi preferisse alla versione cartacea (978-88-6453-243-1 34,9 euro) la versione digitale, è disponibile a 5 euro.
Ultimi commenti: