Vanno | vengono |
per una vera | mille sono finte |
e si mettono lì tra noi e il cielo |
per lasciarci soltanto | una voglia di pioggia.
Avevo chiesto di compilare on line il censimento 2011 dell’Istat, “facciamo innovazione dal basso, lanciando un segnale a chi ci governa” per dimostrare che esiste un’Italia digitale e che il digitale può dare un impulso alla crescita di questo Paese.
Ieri, primo giorno in cui si poteva compilare on line il censimento, la ‘solita’ figuraccia all’italiana: server intasati, sito inaccessibile, rallentamenti. E pensare che Telecom Italia, con la sua Nuvola Italiana, aveva annunciato che “la partnership [tra Istat e Telecom Italia] permetterà ad Istat di organizzare il censimento con un approccio innovativo, frutto di studi comparativi con le principali esperienze estere”.
Spero che le principali esperienze estere non siano andate come quella italiana. Un fallimento su tutta la linea, una infrastruttura che al primo giorno è andata miseramente in tilt. “Telecom – per conto di Istat – sta lavorando per aumentare la potenza del sistema installato” fa sapere Istat. Ma ormai la frittata è fatta.
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