Lasciamo per un momento da parte i vari discorsi sui massimi sistemi, sull’economia, sul ruolo di questa Italietta a livello globale, sul Berlusconismo, sul mignottume collegato e di come sia diventata prassi diffusa in ambiti che travalicano la linea politica per arrivare nella vita di tutti i giorni.
Partiamo da qui, dalla vita di tutti i giorni. Ieri ho guardato la nuova edizione de Le Iene su Italia1 e credo che la maggior parte dei servizi fossero davvero lo specchio di questa società ormai malata, in declino a tutti i livelli ma soprattutto incapace di reagire.
C’è l’imprenditore che mette la mamma a lavorare in nero nell’outlet sotto casa e la categoria dei gioiellieri che dichiarano 14mila euro lordi/anno di reddito vendendo senza scontrino fiscale, il racket delle pompe funebri di Casoria che impedisce alle agenzie di Napoli di lavorare a Casoria, quello del cocco a Rimini dove una banda di napoletani ha da anni il controllo delle spiagge, le case abusive di Isola Capo Rizzuto dove “se ti viene l’esigenza di avere una villetta” è considerato normale costruirla dove vuoi in barba a qualsiasi legge, i 60 cani stipati in un alloggio popolare di Roma che vengono sgomberati solo dopo l’intervento della trasmissione, i falsi volontari che raccolgono soldi per i malati di sclerosi multipla per conto di una finta onlus, i rifiuti tossici della Maddalena in Sardegna dove la Protezione Civile di Bertolaso aveva garantito una bonifica e invece il fondale è terribilmente compromesso…
Lo specchio di un’Italia che ruba, se ne fotte delle leggi, froda alla luce del sole senza che nessuno si opponga. E lo fa a partire dalle singole persone, un malaffare che coinvolge non solo la casta politica ma che è ormai come un cancro annidato a tutti i livelli della nostra società. Pensionati, lavoratori, liberi professionisti, istituzioni…
Come uscirne?
by Luca Conti
06 Ott 2011 at 17:30
Bel ritratto hai disegnato. La ragione per cui non credo che superato B. le cose possano migliorare più di tanto, perché la classe dirigente è lo specchio del paese e se non della maggioranza, di una buona parte
by stefania
06 Ott 2011 at 17:38
L’Italia è fatta di italiani amici d’infanzia del dottore della ASL, quelli che per fare una gastroscopia passano davanti a tutti i poveri mortali in attesa del loro turno per 2,3, 6 mesi, tanto per fare un esempio. Il concetto è: il popolo è fatto di furbetti, quindi inutile indignarsi per il politico che va allo stadio con l’auto blu o per le innumerevoli agevolazioni delle varie caste; E ora che noi italiani si diventi grandi, perchè sotto certi aspetti siamo davvero un popolino bue. E non sempre il pesce puzza a partire dalla testa, gli puzza tanto anche la coda.
by Maxkava
06 Ott 2011 at 17:45
Grazie Luca. la penso come te: non è solo la politica ad essere marcia, è un po’ tutto il sistema. Ma non vedo grandi idee o risorse per spazzare via tutto…