Il banner pubblicitario non se la passa troppo bene, e non è una notizia. Il marketing e la pubblicità di successo non sono affatto morte. Anzi.
La diffusione dei social network ha creato un’enorme potenziale per il real time advertising: succede qualcosa – ad esempio in Tv – e grazie al second screen – milioni di persone che twittano e navigano su Web guardando la televisione – la platea liquida è raggiungibile immediatamente e a costi bassi.
Ne abbiamo avuto un esempio ieri, durante la (bruttissima) partita Italia-Uruguay valida per i gironi di qualificazione dei mondiali di calcio brasiliani. Il giocatore uruguagio Luis ‘the cannibal’ Suarez, non nuovo a certe imprese, ha morso l’italiano Chiellini sulla spalla.
Almeno una ventina di aziende ha colto al volo l’occasione: dal tweet di McDonald’s (65mila retweet in pochi minuti) a Snickers, dalla birra Bud a Nando’s, da Listerine alle gomme da masticare Trident. Per l’Italia, Barilla ha provato a ironizzare sulla partita (che ne pensate? Simpatico o eccessivo?).
Il real time advertising funziona davvero? Con due milioni di menzioni su Twitter dopo il fattaccio, direi proprio di sì…
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