Ho appena finito di leggere l’ennesimo articolo sul perchè avere un’auto è brutto mentre usare Uber è fantastico. Il che in alcuni casi può essere vero, ma in molti altri non lo è. Prendete l’articolo in questione: paragona il costo di percorrere 40mila miglia ogni anno tramite auto propria con il costo di percorrerne meno di 2mila con Uber, concludendo che Uber è più economico.
Per chi non lo sapesse, Uber è una startup californiana (valutata la cifra record di oltre 50 miliardi di dollari, anche molti sostengono tale valutazione è frutto di bolla e il valore reale dovrebbe essere molto minore) che nella versione più diffusa e famosa permette di prenotare e pagare un’auto con autista. Un noleggio con conducente, che definirei 2.0 perchè due motivi: la maggior parte delle operazioni si fa tramite smartphone e nella maggior parte dei Paesi non segue le norme definite per il noleggio con conducente e più in generale le regole definite per i taxi.
A proposito di taxi, vorrei subito sfatare un mito: Uber non costa meno di un taxi, anzi. Vero che può essere più comoda, vero che è più cool, vero che definisce a priori il prezzo e accetta sempre carta di credito, vero che spesso usa vetture nuove e in ottime condizioni, ma a livello di prezzo mediamente costa più del taxi. Non voglio nemmeno entrare nella polemica tra taxisti e fan di Uber, se n’è già scritto parecchio.
Vorrei però suggerire, quando si parla Uber e in genere di sharing economy, di considerare tutti i fattori in gioco nel calcolo dei pro&contro, in particolare sugli economics. Ecco perchè sono partito dall’articolo che dice “l’auto mi costa 10mila dollari l’anno e Uber 4mila” e sostengo che il paragone non regga.
Sul fronte dell’auto propria, bisogna considerare costo di capitale investito, svalutazione, manutenzione, assicurazione e non solo il costo del carburante. Sul fronte di Uber, bisogna considerare il costo al chilometro. Un’auto di media cilindrata che percorre 15mila chilometri l’anno, in Italia, costa circa 40 centesimi al chilometro includendo tutti i costi di cui sopra (vedi ACI). Uber X costa circa 2 euro al chilometro.
Usando la stessa metrica di chi ha scritto l’articolo linkato ad inizio post, Uber X costa circa 5 volte più dell’auto propria.
Vedete com’è facile piegare i numeri a proprio vanmtaggio per dimostrare la tesi? Giusto ieri leggevo questo interessante articolo sul data-driven decision making (“We have never had greater access to data to make decisions. But it has also never been easier to cherry pick data to support whatever point we’re trying to make”) sulla possibilità di “piegare” i dati a favore o contro.
Tornando ai costi dell’auto e di Uber, quello che credo sia importante sottolineare è la necessità di non generalizzare, perchè il mio vicino di casa ed io potremmo rispondere alla stessa domanda (“Conviene l’auto o Uber?”) in maniera diversa, e avere entrambi ragione. Se il vicino percorre 500 km l’anno in città da solo, non fa viaggi lunghi, non deve trasportare bagagli forse un taxi gli permette di risparmiare migliaia di euro. Se io percorre 100mila km l’anno, devo essere flessibile negli orari, viaggio spesso con i bimbi, etc etc allora usare Uber mi manderebbe sul lastrico in pochi giorni.
In mezzo a questi due casi estremi, tutte le possibili sfumature immaginabili: la bici, il mezzo pubblico, il car sharing, il bike sharing, andare a piedi, l’auto propria, il taxi, il noleggio con conducente, il leasing a lungo termine, il car rental, il car pooling. E poi l’abitare dentro o fuori città, l’avere o meno una famiglia, l’avere o meno orari flessibili, percorrere pochi o molti chilometri, usare spesso l’auto la notte o il giorno, lavorare in centro o fuori città, avere gli stessi orari del vicino o meno, e così via.
Quando qualcuno vi dice che Uber è l’unica soluzione, diffidate. Quando qualcuno vi dice che avere l’auto propria è l’unica soluzione, diffidate. Diffidate, insomma, da chiunque vi proponga una sola soluzione come LA soluzione. Per fortuna tecnica e tecnologia ci permettono di fare scelte: accendiamo il cervello, prima ancora che lo smartphone, e facciamo la scelta giusta.
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