E così la Svezia si avvia a diventare la patria del pagamento digitale: carte di credito, smartphone e affini hanno praticamente sostituito il contante. Addirittura in alcuni negozi inizia ad apparire la scritta “non si accettano contanti“.
In Italia, invece, siamo ancora alla preistoria: i cartelli “non si accetta carta di credito” o “bancomat fuori uso” o ancora “carte di credito solo per pagamenti superiori ai 30 euro” sono infatti la norma, più che l’eccezione. Un Paese di vecchi e per vecchi, refrattario non solo alle innovazioni ma anche alla legalità.
Già, perché nessuno mi toglie dalla testa che il non-decollo dei pagamenti digitali sia dovuto all’enorme peso dell’economia sommersa. Tra pagamenti in nero e micro-criminalità, il contante resiste allegramente al tempo che passa. Quando diventeremo come la Svezia? Speriamo non sia troppo tardi…