Ognuno di noi darebbe per scontato che il numero di incidenti stradali sia dimunuito durante la pandemia, essendo crollato il traffico. Invece no, almeno non negli Stati Uniti.
Secondo i dati rilasciati dalle autorità federali americane, i morti per incidente stradale sono cresciuti del 10.5% (paragone tra primo trimestre 2021 e 2020). La “colpa” di questo incremento è dei motociclisti: la velocità media delle moto, complice il traffico di auto crollato, è cresciuta portando ad un maggior numero di incidenti mortali.
Secondo la società specializzata Arity nel rapporto Life in the fast lane, circa 1 miglio su 20 viene guidato a velocità superiori alle 80 miglia per ora (circa 100 chilometri per ora). Il tempo passato ad oltre 80 mph è del 10% superiore all’anno precedente. il 42% delle miglia guidate ad oltre 80 mph avviene di notte.
Complice la maggiore velocità e il minor traffico, il numero di morti per incidente d’auto è cresciuto: a luglio 2020, seconda NTSHA, negli Stati Uniti sono decedute circa 37mila persone, una crescita del 7.2% dal 2019 e la più alta degli ultimi 13 anni. Incrociando i dati di Arity e quelli di NTSHA, il 2021 non promette nulla di meglio…