Ieri ho ricevuto la seguente mail:
Esclusivamente per Massimo Cavazzini (maxkava)
Gentile Massimo
Le compagnie Bidplaza e Bidster, tra i più grandi e più convenienti operatori di offerte aste, hanno deciso di terminare la loro collaborazione. Di conseguenza il sito Web di Bidplaza, i dettagli dei conti dei clienti (nome e codice segreto), liste delle offerte fatte in passato, e saldo del conto sono stati trasferiti sul sito Bidster.com (sottoforma di bonus).
Il nuovo sito Bidster.com e’ esattamente come il precedente, ma ci saranno migliori offerte, più vantaggiose, e prodotti migliori. Inoltre il servizio clientela e stato migliorato.
Bidster.com spera di poter continuare con Lei il felice rapporto anche in futuro. A questo scopo, e a riconoscimento per la sua pazienza durante questa transizione, Bidster.com ha depositato €10 sul suo conto per le sue future offerte, con I nostri migliori auguri per una favolosa vincita quale un viaggio a Montecarlo (le offerte chiuderanno domenica), oppure una bellissima Porsche nuova.
Distintamente,
Felix Liebermann
CEO, Bidster UK Ltd
Sostanzialmente, quello che sembra essere successo è che Bidplaza si appoggiasse alla piattaforma Bidster, poi abbia deciso di cambiare piattaforma e Bidster si sia appropriata di tutti i dati degli utenti Bidplaza, ovviamente senza consenso.
Chi segue Telcoeye sa benissimo che ritengo i siti di ‘aste al ribasso’ – spuntati come funghi in questi ultimi mesi – al limite della legalità se non proprio illegali, perchè si tratta di un gioco d’azzardo e non di un’asta. Sono simili ad una lotteria dove si compra un ticket, sicuramente non sono un’asta: lo avevo già scritto quando, nel 2007, mi sono iscritto a Bidplaza.it per effettuare alcuni test.
Il gioco d’azzardo, per legge, deve essere autorizzato, così come il software che garantisce le giocate dovrebbe essere ‘certificato’ da Aams. Non è un caso se spesso i vincitori degli oggetti sono gli stessi e se più volte in rete ci si è chiesti chi controlla la liceità di queste offerte (risposta: ad oggi è il far west).
Fatta questa premessa, è ovviamente grave che una società (Bidster) utilizzi i dati personali degli utenti Bidplaza in violazione delle norme sulla privacy: personalmente non ho mai autorizzato Bidster a trattare i miei dati.
Come difendersi? La risposta è quantomai semplice: farò richiesta formale a Bidster per conoscere chi ha dato e quando l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, sulla base dei ‘vecchi’ modelli di richiesta informazioni e della mia precedenze esperienza ‘privacy’.
Se non risponderanno alla richiesta, valuterò l’ipotesi di un ricorso al Garante per la protezione dei dati personali, trattandosi di società europee ci si può rivolgere direttamente al Garante italiano.
Qualcuno altro ha idee o spunti sulla questione?
by Willy
09 Nov 2008 at 10:22
Effettivamente non ci avevo mai pensato che si potesse definire come gioco d’azzardo, ma ci sta tutta questa definizione. Perchè è pur vero che sono delle aste, ma nell’asta l’offerta è libera, invece in questi lidi ci si impegna con il cosiddetto gettone: lo sfortunato utente che vorrebbe comprare la fiat 500 a 12 euro spenderà almeno 50-100 euro di gettoni per assicurarsi di aggiudicarsela (se poi se la aggiudica uno che di gettone se n’è giocato solo uno… sono VOLATILI PER DIABETICI -Lino dixit). Ma nel caso di un iPhone, la cosa è pesantemente diversa: se io compro un telefono a 6 € e ci metto dietro 100 euro di gettoni per essere sicuro di aggiudicarmelo, in realtà l’ho pagato 106 €. Poco conveniente in quanto le compagnie telefoniche lo danno in comodato (è come se fosse regalato) con l’obbligo di ricarica (chi chiama tanto con il cell ha un vero e proprio guadagno in questi casi!)
Per il problema Bidster.. chi vivrà vedrà, anche se è effettivamente brutto (e ILLEGALE) sapere che un X è entrato in possesso dei tuoi dati personali.
Spero si possa pensare presto a un’azione legale di gruppo, poichè questa cosa non deve passare inosservata!
by Eros
09 Nov 2008 at 11:17
Sicuramente la segnalazione al Garante per la Privacy darà i suoi buoni frutti, è gravissimo quanto accaduto.
Io, circa un anno fa, ho già fatto segnalazione all’Antitrust per “Pubblicità ingannevole”, il motivo è proprio per ciò che ha scritto Willy: un oggetto non viene vinto con pochi € come pubblicizzato da loro ma tanti di più.
Purtroppo ancora non è stata fatta alcuna multa nè ho ricevuto mai una comunicazione. Probabilmente sono l’unico in Italia ad averla fatta, se potessi farla anche tu (800 166 661 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14) potresti aggiungere le “pratiche commerciali scorrette”, come quelle che spesso hanno coinvolto anche i gestori telefonici o le banche (e a volte ci sono io dietro alle segnalazioni, ho cominciato da quando H3G mi ha derubato di gran parte del credito ed ora è stata giustamente multata, aspetto che si pronunci anche l’Agcom sul mio caso specifico).
Ho imparato, dalle mie esperienze, che una multa sicuramente non fa nulla ai colossi ma 10 o più (di centinaia di migliaia di €) qualcosa riescono a fare… no?
by Willy
09 Nov 2008 at 15:34
Quanto accaduto è davvero gravissimo, e se non ci si mette d’accordo per fare qualcosa di mirato in gruppo, queste società continueranno ad utilizzare dei metodi (che loro credono) legittimi per fregare il prossimo.
La rogna è che c’è sempre qualcosa dietro alla convenienza… nel caso specifico si crede di vincere un iphone a 6.07 € o una 500 a 12,36 € ma effettivamente con il “gettone” quanto avete pagato? e infine, c’è qualcuno che PUò TESTIMONIARE DI AVER VINTO? NON PUò ESSERE anche questa UNA COSA PILOTATA, ANCHE IN QUANTO NON REGISTRATA AAMS?
Ultima cosa importante, ne ho un caso vicino: con questo tipo di giochi si rischia la sindrome da videopoker: le persone mettono il loro gettone fino a quando non vincono. E se vincono il lettorino mp3 da 15 € si sentono invogliati, e continuano. Dilapidando… poi oddio, spero sempre che si tratti di casi isolati…
by Note Vuota
11 Nov 2008 at 10:36
Secondo me dobbiamo muoverci e subito per tutelare i nostri dati. Stavo pensando di denunciare la situazione al garante e richiedere la cancellazione dei miei dati da entrambi i database. A questo punto hanno operato scorrettamente entrambi: uno si è appropriato indebitamente dei dati personali di tantissima gente, l’altro non ha predisposto tutte le misure di sicurezza atte a proteggerli!!
by Massimo Cavazzini
11 Nov 2008 at 12:20
@note vuota: io ho già inviato sia richiesta info sia segnalazione al garante, per vedere i modelli di documenti http://www.maxkava.com/spam
by Andrea
13 Nov 2008 at 19:43
qui http://www.asteribasso.org/2008/11/bidplaza-vs-bidster.html spiegano abbastanza bene cosa è successo. Dovremmo unirci e trovare una soluzione per rendere le aste al ribasso piu trasparenti
by Massimo Cavazzini
14 Nov 2008 at 00:27
mi pare non aggiungano nulla di nuovo rispetto a quanto detto nei giorni scorsi, ma ovviamente sono d’accordo con te: i due temi (privacy e gioco d’azzardo) sonoancora sul tavolo…
by Bruno
18 Nov 2008 at 14:31
Per Willy: Sì, posso testimoniare di avere vinto, più di una volta e su più di un sito. Ho incontrato aziende serie, che hanno sempre inviato i premi e mi hanno sempre supportato in caso di bisogno (ovviamente non faccio nomi di nessun sito, altrimenti potrei essere accusato di pubblicità).
In realtà non posso dire esattamente “vinto”, direi più che altro “acquistato a prezzo scontato”, dal momento che -alla fin fine- in realtà vince semplicemente chi fa più offerte.
Perchè queste aste sono come una lotteria con poche centinaia di biglietti (le offerte possibili): più ne acquisti, più probabilità hai di vincere. Il discorso è tutto qui… ho fatto investimenti consistenti e mi sono andati più che bene.
Questo perchè sono un pazzoide 🙂 e soprattutto perchè me li sono potuti permettere, e non invito nessuno a ripetere i miei gesti, perchè possono essere pericolosi per il portafoglio.
Certo, i siti girano il discorso a modo loro: quasi tutti dicono che “ci vuole strategia e perciò il gioco non è d’azzardo”. Ma alla fine la verità è che, qualunque strategia tu applichi, un millisecondo dopo qualcun altro può fregarti l’offerta vincente… un po’ di fortuna CI VUOLE ECCOME!
Per tornare in argomento, sarei davvero curioso anch’io di sapere cosa ne pensa il Garante: mi sono incacchiato parecchio quanto i miei dati sono andati per qualche motivo a Bidster. Ma se ho ben capito questi sono un’azienda estera, quindi sarà difficile che si possa fare qualcosa…
by Massimo Cavazzini
18 Nov 2008 at 15:37
ciao Bruno, grazie per la testimonianza. Credo sia davvero importante sottolineare che si tratta di gioco d’azzardo, non di acquisti. La compravendita è un’altra cosa, qui è una lotteria in cui prendio un biglietto (o più biglietti) e speri di vincere :_)
quanto al garante, magari a dicembre se sono un po’ più tranquillo prepearo il ricorso (il fatto che non siano in italia allunga i tempi, ma essendo in europa la legislazione è simile e si può ricorrere tramite il garante italiano).
by Willy
20 Nov 2008 at 00:15
Ciao Massimo,
giustissima la tua definizione: l’unica cosa è che come dicevo nel mio commento iniziale, io credo si possa parlare tranquillamente di gioco d’azzardo, in quanto viene creata una sorta di dipendenza, come con i video poker. Poi è anche vero che il coltello c’è chi lo usa per tagliare il pane, chi lo usa per sgozzar cristiani…
by Bruno
20 Nov 2008 at 12:08
Eh già: gioco d’azzardo (travestito), più pubblicità ingannevole, con un pelino di strategia. E mi sembra davvero strano che non si sia ancora mosso nessuno per chiarire la situazione dal punto di vista legale, mentre i siti di aste al ribasso continuano a nascere come funghi…
Bisognerebbe scrivere a qualche politico (ma a chi?) e far muovere un po’ le acque… Ricordo di aver letto tempo fa di un esposto di Altroconsumo (non ricordo a chi fosse rivolto), qualcuno sa come si è concluso?
by Massimo Cavazzini
21 Nov 2008 at 00:28
secondo me seganlazioni ad agcom/agcm/garante privacy potrebbero essere sufficienti… anche se in effetti non so che fine abbia fatto l’esposto :_O
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by aste al ribasso, guardia di finanza chiude per truffa | Telcoeye di Massimo Cavazzini
26 Mar 2010 at 12:11
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