Stamattina, appena alzato, mi sono accorto che mancava dalla sala l’iPod con le canzoni dei bimbi: è montato su una docking, in bella vista, e stamattina non c’era.
“L’avranno preso i bimbi per giocare” ha detto mia moglie.
Poi abbiamo fatto colazione e siamo usciti tutti. Prima di uscire non trovavo il portafogli, che di solito appoggio sul mobile pensile della sala.
“Come al solito l’avrai dimenticato in macchina ieri sera” ha detto mia moglie.
Mentre uscivamo, la porta di casa era socchiusa, non chiusa. Lì per lì non ci abbiamo fatto caso, il piccolo di casa gioca spesso con la maniglia.
“L’avrai chiusa male ieri” ho detto a mia moglie.
(ok, la sto romanzando… non è che il sabato mattina mia moglie ed io lo passiamo a rinfacciarci le cose :D)
Siamo usciti, poi siamo rientrati. Anzi, io sono rientrato con il bimbo grande e mia moglie è rimasta fuori col piccolo per una commissione. Erano le 11, quando suona il citofono.
“Cavazzini?” dice un signore che non ho mai visto prima (lo scruto dal monitor del videocitofono cercando di capire chi sia).
“Sì, dica” rispondo.
“Ha perso dei documenti”?
“Certo! Ieri… Arrivo” dico, preparandomi a scendere.
“E non dimentichi la mancia eh” mi dice il signore.
Scendo, contento che qualcuno abbia ritrovato il portafogli. Mi attende un signore sulla sessantina, giacca e cravatta, pantalone scuro e scarpa elegante, barba fatta, cappotto di lana scura.
“Buongiorno! Arrivo da Mirafiori, ho girato un bel po’ per trovarla ma sono contento di esserci riuscito, anche se mia moglie quando trovo qualcosa mi dice sempre di lasciar perdere e buttare tutto nei cassonetti. L’ha portata la mancia? Lo sa vero che mi spetta?”.
“Non c’è problema” dico, pensando allo scampato pericolo di dover rifare documenti e quant’altro. “50 euro vanno bene? Li prendo dal portafogli che mi sta per ridare, tanto ci sono circa 200 euro dentro”.
“Portafogli? Io ho solo qualche documento. Sa, carte di credito, carta carburante, codice fiscale, bancomat…. Non ho nessun portafogli, perchè l’ha perso? Ah no, gliel’avranno rubato, sa io ho trovato a terra il pacco di documenti. Va beh, va beh, quindi i miei soldi?”
“Glieli farò avere domani o lunedì, signore. Non ho soldi con me, erano nel portafogli. E mia moglie è fuori“.
Il signore diventa più teso. “Non ci credo non abbia soldi in casa, impossibile.”
“Non ne tengo, quelli che ho li tengo nel portafogli, gli altri in banca. Poi ho le carte, il bancomat”.
“Eh no, non ci credo. Vada su a prendere i soldi. Si figuri se non ha 3-400 euro in qualche cassetto, a casa” mi dice, aggiungendo “ecco lo sapevo che dovevo ascoltare mia moglie e non venire”.
“No, non ce l’ho. Senta, per dimostrarle che sono in buona fede, mi ridia i documenti, andiamo al bancomat qui dietro l’angolo, prelevo 50 euro e glieli do, così lei è contento e io anche”.
“Ma si figuri se vengo al bancomat. Vada in casa, sono sicuro che lei li abbia soldi da qualche parte”.
Nel frattempo arriva mia moglie con il pupetto piccolo e andandole incontro le chiedo 50 euro da dare al signore. Lei strabuzza gli occhi, va a prendere i soldi sulla borsa attaccata al passeggino e torna. Con 20 euro. Io la guardo e lei mi dice “Figuriamoci se diamo 50 euro ad uno che ha ritrovato i documenti, 20 sono abbastanza”.
Mi avvicino al signore che, vedendo i 20 euro, sbotta. “Ecco, lei non mi vuole pagare, non è vero che non li ha. Allora io me ne vado e torno lunedì, così lei avrà soldi in casa e io le ridarò i documenti” dice, facendo per allontanarsi.
A quel punto, lo fermo e gli dico che se avesse fatto un solo passo in più senza darmi i documenti avrei chiamato le forze dell’ordine. Fa per andarsene, io chiamo il 112 e lui lascia un pacchettino con avvolti i documenti sulla cancellata del giardino e si allontana a piedi. Io torno da mia moglie, le consegno tutto e seguo il signore. Che prima fa finta di andarswene a piedi, poi sale su una VW Polo scura.
Salgo in casa e con mia moglie commentiamo la pazzia della gente. Pranziamo e dopo pranzo cerco l’iPad Mini che avevo usato la sera prima sul divano… sparito anche quello.
A questo punto iniziamo a collegare i puntini… la porta aperta, il portafogli, l’iPod, l’iPad mini… e un Blackberry Z30 nuovo di pacca che avrei dovuto provare questa settimana.
Ormai era sicuro: tra l’una e le sette di venerdì notte, mentre noi dormivamo sereni, qualcuno è entrato in casa passando per la porta principale, ha arraffato un po’ di gadget digitali e il portafogli e se n’è andato indisturbato.
Il resto è prassi: cambia la serratura della porta blindata, presenta denuncia ai Carabinieri (scoprendo che la Polo è intestata ad un tizio residente a Modena), blocca cellulari e sim, aspetta che qualcuno compri l’iPad mini che con il ‘Find my iPhone’ dovrei riuscire a localizzare.
(Oh, che poi la mattinata era iniziata con una raccomandata dell’Agenzia delle Entrate che mi contesta un errore nella dichiarazione 2010, totale 1000 euro da pagare. Quando si dice giorno fortunato!)
(PS: no, Black Barry non l’ho scritto io così nella denuncia!)
by mfp
28 Ott 2013 at 02:16
Maaaaaax… il 10% del valore e’ dovuto – codice giustinianeo aka ‘decima’ nella Roma papale – se vuoi chiudere la questione; indipendentemente dal fatto che e’ un potenziale truffatore (ie: stessa persona persona che prima ruba e poi riporta; dico “potenziale” perche’ tu hai scritto DOPO aver maturato l’idea generale, dopo cioe’ aver unito i puntini… ma se sono piu’ persone e il clean room design e’ fatto bene non hai elementi per dire che e’ una truffa in due tempi e piu’ persone, allora l’associazione a delinquere salta, il beneficio del dubbio vince, e quello e’ allora solo un buon samaritano).
Per chiudere sono 20 euro dei 200 fottuti, piu’ il 10% del valore dei documenti al mercato nero e/o il costo per rifarli. Credo che quei 50-100 euro ci stavano tutti. E poi DOPO, se te la senti (ma eviterei, visto che sa dove abiti, conosce il tuo tenore di vita, e dentro casa hai moglie e figli), vai alla Polizia per una questione di integrità strutturale della società: la denuncia, anche senza scrivere, la fai per dare più puntini alla polizia (e auspicabilmente cosi’ identificarlo e farlo smettere), non per riavere tutti i soldi indietro (la tua questione e’ andata con l’accordo stragiudiziale che hai fatto direttamente con lui… se ti accordi e poi denunci sei un traditore, il gioco diventa pericoloso… se invece lo acchiappano con le mani nel sacco al tentativo successivo e omettono il tuo nome dalle carte, tu hai fatto il tuo dovere con tutti e ne esci tranquillo).
by Maxkava
28 Ott 2013 at 17:43
piccolo dettaglio: il portafogli e i soldi NON sono stati restituiti. Due carte di credito bloccate, un bancomat, la patente e il codice fiscale: 10% de che?
ad ogni modo lui deve riportare alla Polizia, che poi mi contatta. Altrimenti è estorsione. E chi paga alimenta i furti.
by Marco
29 Ott 2013 at 09:13
Ma per curiosità (e possibile prevenzione) quando sono entrati la notte la porta di casa era chiusa a chiave (nel senso di chiave che ha dato le mandate al chiavistello) o solo chiusa con lo “scatto”?
La mia serratura, non so se tutte sono così, dando un numero di mandate dispari non permette neppure l’estrazione della chiave dalla toppa per cui la notte chiudo con tre mandate e lascio la chiave infilata/bloccata all’interno. Ho sempre pensato che questo proteggesse ma se mi dici che anche tu hai fatto così mi cascano le certezze…
by Maxkava
29 Ott 2013 at 14:58
no, era chiusa senza mandate di serratura
by MaxD
31 Ott 2013 at 01:24
Nota: lasciare le chiavi inserite, magari con la mezza mandata, è come lasciare la porta aperta…. Se il “professionista” ha la giusta attrezzatura entra senza nemmeno lasciare un segno sulla serratura.
by mfp
02 Nov 2013 at 08:51
Max … personalmente ho ritrovato 3 portafogli in vita mia e mi sono limitato a portarli ai carabinieri perche’ ce li ho davanti a casa e quindi mi torna comodo, rispetto ad andare a cercare Mario pe’ fratte (romano, “nei boschi”). Potevo essere un mariuolo borseggiatore o averli trovati per terra (come infatti era).
Non e’ immediatamente estorsione (o furto/appropriazione indebita); la mia ex, avvocato, mi spiegava come i tentativi di conciliazione privata possono essere esposti negli atti come dei ricatti/estorsioni; quindi in sostanza un tentativo in totale buona fede diventa una fattispecie penale di media gravità.
Non e’ il tuo caso ma pensa al mio laptop lasciato incustodito al cinema per circa 20 minuti (o una Vespa che presi a 15 anni dal muretto di uno stabilimento balneare chiuso durante un falo’ notturno, e riportata mezz’ora dopo)… cioe’ un luogo privato accessibile al pubblico. O un tizio che scommette sull’esito di un rapimento, primo compare: “100 euro sul morto”; secondo compare, va a far saltare le trattative sparando sulla scena.
Io capisco che sei incazzato, giustamente; e il tizio e’ stato effettivamente troppo pretenzioso (non sta a lui pretendere, o fai una buona azione o stai facendo altro… al di la’ di quanta fame hai o modi bruschi produci); ma se tutti la pensassero come te, tutti sarebbero disincentivati a riportare i beni persi o adottare veloci pratiche di risoluzione consensuale delle contese piuttosto che dolorosi procedimenti giudiziari (dolorosi per tutti, anche per te che semplicemente paghi le tasse per tenere aperti commissariati e tribunali). Cioe’ a fronte di un danno individuale 100, una procedura che produce danno diffuso 1000; alla fine dei conti, non conviene.