Parto da un articolo di Massimo Mantellini per approdare all’appello-riflessione di Beppe Caravita sul futuro dell’Internet italiana. Non sono necessari molti commenti: la separazione tra Telecom (rete) e Telecom (operatore) è una delle vie di uscita dal monopolio de facto.

Non credo, come leggo nei due articoli citati, ad un Garante tlc più forte ed autorevole, modello Ofcom. Non ci credo perchè la mia memoria funziona, non ci credo perchè parliamo di Italia e non di Regno Unito, non ci credo perchè solitamente vedo il bicchiere mezzo pieno ma quando c’è Telecom Italia di mezzo non ci riesco.

Aiutato per altro da alcune discutibili decisioni dell’Agcom stessa: una su tutte, quelle di passare dal modello retail minus al modello cost plus per il mercato delle DSL. In sostanza, prima i concorrenti di TI compravano all’ingrosso pagando il prezzo applicato da TI sul mercato meno una percentuale che garantisse il guadagno), in futuro pagheranno un prezzo minimo (teoricamente il costo sostenuto da TI) più una certa percentuale (il guadagno di TI). Chi stabilirà quali sono i costi per TI? L’Agcom…

Sul sito Ofcom leggo che l’Autorità britannica è “the independent regulator and competition authority”: indipendente, chiaro? Alzi la mano chi ritiene che all’Autorità italiana sia applicabile la stessa dicitura.

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