Giorni di notizie finanziarie e relative smentite per il mercato italiano delle tlc. Da mesi si vocifera di una possibile acquisizione di Fastweb da parte di un operatore concorrente (e recentemente Fastweb ha dato mandato a Deutsche Telekom per valutare i possibili scenari di sviluppo), negli ultimi giorni si sono fatte insistenti le voci di un accordo con Tiscali.

Smentiscono Scaglia e Parisi di Fastweb, ma le voci non si fermano: l’integrazione Fastweb-Tiscali potrebbe essere il primo passo importante di Tommaso Pompei, neo amministratore delegato della società sarda. Se si pensa che Carlo Micheli (secondo azionista della società dopo il fondatore Scaglia) ha ceduto il 10% delle azioni Fastweb (ed il titolo ha perso oltre il 3,5% sulla Piazza milanese), il cerchio potrebbe chiudersi: Pompei ha intenzione di investire in Tiscali, Tiscali potrebbe comprare Fastweb, azioni di Fastweb sono state vendute in Borsa.

Restando sul fronte delle acquisizioni, c’è un’azienda attualmente in mani israeliane che potrebbe tornare italiana. E’ Telit, o meglio Finmek Telit, affittata per 5 anni (dal 2003 al 2008) a Dai Telecom, società controllata da investitori israeliani. Chicco Testa, nel CdA di Telit, avrebbe incontrato Francesco Caltagirone e Carlo De Benedetti. I due imprenditori potrebbero far tornare italiana la società di telecomunicazioni: presidente potenziale Marco De Benedetti, ex amministratore delegato di Telecom Italia dimessosi ad ottobre.

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