La denuncia presentata da Assoprovider per obbligare Telecom Italia a sospendere la flat Internet analogica ha aperto un bel dibattito su forum e gruppi di discussione. Da un lato c’è chi sostiene che la richiesta sia sacrosanta, dall’altro c’è chi si preoccupa degli utenti non raggiunti da ADSL che sarebbero penalizzati dalla scomparsa di Teleconomy Internet.
Partiamo da questo secondo punto di vista, espresso ad esempio dall’Associazione AntiDigitalDivide: “Non bisogna sospendere Teleconomy Internet” perchè ciò danneggerebbe gli utenti non raggiunti da ADSL. Posizione per altro condivisa da molti utenti, evidentemente timorosi di perdere la flat a 12 euro per ripiombare nell’invubo della flat a tempo (in tre giorni i 12 euro vanno in fumo…).
Perfetto (ed ovvio). Però non si possono affrontare i problemi pensando nell’ottica del singolo utente. La soluzione migliore è che Telecom sia obbligata a vendere il prodotto anche all’ingrosso. Finchè ciò non accadrà, però, è giusto che la flat sparisca dal mercato. Il singolo utente perderà nel breve periodo, ma ne guadagnerà il mercato (e quindi l’utente stesso) nel medio-lungo periodo.
Abbiamo imparato a nostre spese che senza concorrenza, i prezzi TI sarebbero alle stelle. Uccidere i provider alternativi significa aprire la strada all’oligopolio ed ai prezzi alti. Questa dovrebbe essere l’idea che guida chiunque voglia affrontare la questione…