Il Tribunale di Milano ha stabilito che Eagle Pictures deve rispettare il contratto che la lega a 3. La casa cinematografica è quindi obbligata a consegnare al gestore tutti i film previsti (5 prime visioni entro fine anno, altri 100 titoli di seconda visione nel corso del 2006).
Nelle scorse settimane, The interpreter con Nicole Kidman, primo film che avrebbe dovuto arrivare sui videofini 3, non era stato trasmesso: i gestori di cinema avevano messo Eagle Pictures davanti ad un aut aut, della serie “se dai il film a 3, noi lo ritiriamo dalle sale“. Eagle aveva preferito temporeggiare e darla vinta ai cinema, ma 3 adesso ha in mano una sentenza del tribunale.
Rimane comunque sconcertante l’atteggiamento dei gestori di cinema, che hanno paura della concorrenza di un cellulare. Chi ama il cinema non rinuncerà alla sala (che, tra l’altro costa meno dei 9 euro previsti da 3 per le prime visioni), al massimo il mercato della telefonia mobile aggiunge clienti al settore cinematografico, non li toglie. Sei in albergo la sera e non sai che fare? Magari guardi un film a letto…
Di certo non accadrà che un cliente 3 pensi “Stasera mi guardo un bel film sul videofonino anziché andare al cinema”, altrimenti c’è davvero da pensare che gli utenti UMTS siano considerati dai gestori dei cinema dei pazzi. Un conto sono 2 pollici un conto il maxischermo, un conto è l’audio di altoparlanti che faticano ad arrivare a 5 watt un conto è il surround del cinema. I due prodotti sono talmente differenti che pensare ad un travaso di spettatori dal cinema classico al videofonino è fuori dal mondo. Ma la sentenza del Tribunale dimostra che a qualcuno è venuto in mente…