Agenzie di stampa in fibrillazione dopo l’anticipazione di Radiocor: Fastweb e Vodafone potrebbero siglare un’intesa commerciale per il mercato aziendale. Offerte convergenti per telefonia fissa e mobile, nel tentativo di contrastare Telecom Italia.

Entrambe le società fanno sapere che nulla è stato firmato, stanno parlando (tra l’altro, tutti con tutti perchè anche Tele2 sul mercato consumer e BT Albacom sul mercato business sarebbero volentieri della partita).

Perchè questo accordo? Per le chiamate tra operatori diversi, esiste un costo di interconnessione. Prezzo che l’operatore da cui parte la chiamata deve pagare all’operatore sulla cui rete la telefonata termina. Se per le chiamate fisso-fisso questo prezzo è basso, per le chiamate fisso-mobile rimane un salasso, nonostante i tentativi dell’Autorità di abbassarlo gradualmente.

Se un fisso Telecom chiama un cellulare TIM, anche se il costo di interconnessione è elevato, i soldi rimangono in famiglia. Telecom può quindi limare le tariffe offerte per le chiamate, il gioco è comunque a somma zero.

Il possibile accordo Fastweb-Vodafone va letto in questo senso: essere competitivi sulle chiamate convergenti. E abbassare i prezzi delle telefonate per giocare ad armi pari con Telecom Italia.

Potrebbe accadere se fossero autorizzati gli operatori virtuali mobili (MVNO), vietati ancora per un paio d’anni dalle clausole contenute nelle licenze UMTS. In attesa che la legge renda possibile l’arrivo dei MVNO, gli operatori alternativi giocano d’anticipo per non lasciare la via di fuga libera a Telecom Italia.

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