[Internet e dintorni]
L’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) di Torino studierà un modem che funziona su fibra ottica di plastica (Plastic Optical Fiber, POF), anziché vetro. I numeri del progetto? Trenta mesi, 2,6 mln di euro di cui 1,6 dall’Unione Europea, per arrivare ad un modem POF con velocità di connessione fino a 10 volte superiori all’ADSL.

[via Punto Informatico]

2 pensiero su “Banda larga su plastica”
  1. A me sembra una figata. Alcune caratteristiche tecniche la rendono decisamente superiore alla fibra ottica di silice

    So che normalmente non può essere stesa per piu’ di 300/400 metri, ma credo che la ripetizione del segnale non sia un problema, anzi so che stanno concludendo ricerche per superare questo limite.

    Indi, se costa meno e ha una simile duttilità, cosa aspettano ad usarla?

    L’interesse di Fastweb in questo progetto la dice lunga, credo.

  2. Fred,
    secondo me il prolema dei cavi non è tanto il costo della materia prima, ma dello scavo. Col wireless alle porte (se Autorità e Governo non decidono di uccidere WiMAX e derivati), chi spenderà milioni di euro per fare buchi?

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