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Pare che la vicenda Ipse non interessi più di tanto, se non altro ai media più conosciuti. Il gestore a cui è stata tolta la licenza 3G perchè non ha mai iniziato ad operare sta però portando avanti la battaglia legale con ricorsi e controricorsi.

Un’Ansa aggiunge l’ennesima tessera del mosaico: mercoledì potrebbe aprirsi un secondo fronte della battaglia Ipse, stavolta interno. Grandi soci contro piccoli azionisti, coloro che hanno investito 10 milioni di euro nell’impresa.

Questi ultimi avevano accettato di non citare in giudizio Telefonica (colpevole di non aver fatto partire i servizi) ottenendo in cambio qualche spicciolo (5%), solo se Ipse fosse stata venduta o se fossero state vendute/affitate le frrequenze UMTS.

Ora che la società rischia la liquidazione (le assemblee di aprile-maggio dovranno sciogliere gli “ultimi” nodi), i piccoli azionisti rischiano a loro volta di non beccare un quattrino.

In Spagna, la vicenda di Xfera ricorda davvero da vicino quella di Ipse…

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