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Sarà inaugurata a Roma il 27 aprile prossimo La3, la televisione digitale di 3 Italia. Aperitivo cena e festa danzante il programma di Vincenzo Novari ed invitati al Teatro 5 di Cinecittà, rigorosamente su invito. Probabile replica milanese a maggio, ma nessuna conferma ufficiale.
Intanto circolano con insistenza alcuni nomi di possibili volti La3: di Massimo De Luca ho già detto (sebbene pare diventi consulente e non direttore editoriale), della Gialapp’as band no. Il trio commenterà le partite di calcio su La3, che ha l’esclusiva di mondiali per il DVB-H italiano. Tra i nomi che circolano per la nuova televisione mobile, anche quello di Luca Barbareschi.
A proposito, il cellulare che Piersilvio Berlusconi regge sulla markettona copertina di Tv Sorrisi Canzoni di questa settimana è proprio l’LG con cui 3 lancerà il servizio.
In principio fu la “Mobile Video Company”, oggi è la “Mobile Media Company” un cambiamento di look dettato dalle nuove esigenze borsistico-finanziarie che il carrier cinese cerca di raggiungere sul suolo italico nei tempi contemplati e con strategie sbandierate tra cui in primis il DVB-H con “La3”.
Il 28 Febbraio sulle pagine del Corriere della Sera l’AD di Wind, Dal Pino a tal riguardo prendeva le distanze ribadendo che “non credo ai telefonini come strumento d’intrattentimento per il tempo libero (…) il cellulare non sraà un terminale TV, piuttosto un assistente digitale che risponde ai bisogni di tutti i giorni”
Dal canto suo Telecom Italia è attualmente impegnata nell’integrazione fisso-mobile in una “concertazione” di diverse tecnologie. Arun Sarin invece ha esternato tutte le difficoltà del suo “pesante” Gruppo nel perseguire le nuove “vie”.
Per ciò che concerne i vendor mentre Nokia è molto ottimista sullo sviluppo entro il 2008 del DVB-H, l’AD di RIM dichiara recentemente “il cellulare non può fare tutto…si può usare come coltellino svizzero ma per stringere una vite importante è necessario un cacciavite”
3Italia in tutto questo confuso panorama accelera mostrandosi, nel bene o nel male, come il soggetto più dinamico sulla scena telco italiana.
Una volta i “signori del marketing” ricercavano le esigenze del mercato, oggi invece sono impegnati nel dettare i futuri desideri: La3 sarà in grado di offrire il valore aggiunto e i multipli auspicati dal management italico o rimarrà solo un desiderio voluttuario? A breve le prime risposte
Una sintesi che condivido in parte, caro Dimitri: in fin dei conti ogni azienda dichiara ciò che fa “comodo” al proprio business, per cui chi oggi non ha ancora l’UMTS (wind) demolisce la Tv Mobile, chi ha già la rete DVB-H osanna il servizio.
Una cosa è certa: a fine anno si potranno tirtare le prime somme…