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Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato uno
schema di provvedimento finalizzato a permettere l’avvio sul mercato dei servizi televisivi DVB-H.

Il documento approvato viene sottoposto a una consultazione con la quale l’Agcom acquisirà i pareri di tutti i soggetti interessati, che avranno 15 giorni per far pervenire le proprie osservazioni.

A conclusione della consultazione e alla luce delle osservazioni acquisite, l’Autorità approverà in via definitiva il provvedimento, con il quale si adotterà una delle prime regolamentazioni del settore in Europa.

Questo il comunicato diffuso dal garante. Come scrive Radice sul Corriere della sera di oggi, la decisione dell’Agcom legittima il modello di “chi possiede le frequenze può trasmettere in DVB-H”. Niente pluralismo dunque, Mediaset e RAI saranno i padroni anche della Tv Mobile come già accade per l’analogico e come accadrà sul digitale (Marco Bottigliero mi segnala questo approfondimento di .Com), dove Mediaset continua indisturbata a fare shopping (l’utlimo acquisto? Le frequenze SportItalia, canale che sparirà dal digitale per finire su satellite).

L’Unione Europea ha già contestato questo modello di televisione basata sul possesso delle frequenze, vedremo nei prossimi giorni le eventuali reazioni (a proposito, 15 giorni di tempo non sono un po’ pochi?).

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