Premessa: Jott è un servizio che permette di chiamare un numero verde e lasciare un messaggio o una nota vocale. Questi verranno trascritti e inviati via mail o via SMS al destinatario.

Stefano si chiede come mai Jott non sia stato lanciato in Italia. E dice:
Probabilmente i telefonici lo hanno valutato e scartato. Probabilmente avrebbe generato troppi pochi soldi o sarebbe costato troppo, per i loro standard.

Possibile. Se non ricordo male, ci sono servizi – che hanno come target i non vedenti – simili che però non hanno mai goduto di un lancio sul mercato di massa.

Azzardo anche io: pochi utenti interessati al servizio. Perchè dovrei lasciare un messaggio vocale da trasformare in sms/mail, quando posso mandare direttamente un sms o una mail?

3 pensiero su “Jott: dalla voce all’sms”
  1. Forse perche’ si fa piu’ in fretta a parlare che a scrivere un sms?

  2. A mandare 160 caratteri ci metto, più o meno, tra i 15 e i 20 secondi. Non sono convinto che a chiamare il numero verde, loggarmi nel sistema, parlare e chiudere la telefonata ci sia un risparmio consistente di tempo. Forse potrebbe averlo chi non è pratico con sms e mail, ma è anche vero che queste persone (tipicamente gli anziani) usano poco il cellulare e ancora meno sentono la necessità di mandare messaggi.

  3. Saro’ vecchio dentro, ma io ci metto un sacco a scrivere sms, soprattutto da quando ho preso un cellulare-palmare che c’ha il suo bel pennino e un software di scrittura da tastiera che lascia mooooolto a desiderare, perche’ si interfaccia, per selezionare le parole suggerite dal T9, con una rondellina di scorrimento che non puoi usare con le stesse dita con cui stai scrivendo, per cui ti tocca praticamente scrivere usando contemporaneamente tutte e due le mani…!!!
    Insomma: sto perdendo ogni familiarita’ con l’uso della tastierina numerica…

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