Scopro da Eros nei commenti a questo post che l’Antitrust ha multato Il Mondo e Vodafone per pubblicità occulta:

Si trattava di un rubrica dove, all’apparenza, i lettori del Mondo ponevano domande alla redazione, per risolvere problemi con la tecnologica. L’anomalia è che a rispondere non erano i giornalisti ma sempre esperti di Vodafone. I quali consigliavano immancabilmente, per risolvere il problema del lettore, un prodotto o un’offerta Vodafone.

L’Antitrust ha indagato e ha scoperto che la rubrica era frutto di un accordo commerciale tra Vodafone e Rcs e “prevedeva a carico di Vodafone un esborso di ¿ 51.000,00 circa. Nel periodo compreso fra ottobre e novembre, Vodafone ha acquistato 4 spazi pubblicitari sulla testata Il Mondo, per un totale di ¿ 31.000,00”, scrive l’Antitrust, che a riguardo ha pure chiesto il parere dell’Agcom (Autorità garante delle comunicazioni). L’Agcom ha confermato che si tratta di pubblicità occulta. “Il messaggio non pone in adeguata evidenza la natura pubblicitaria della comunicazione in assenza del marchio dell’operatore e della struttura editoriale della rubrica, assimilabile a una comune rubrica informativa”.

Se Il Mondo di RCS è stato multato, anche dall’altra parte della barricata (L’Espresso) non sono da meno: che ne dite di questo articolo di Affari&Finanza, segnalato da Eros?

3 pensiero su “Multa per Il Mondo e Vodafone: la finta rubrica e’ pubblicita’ occulta”
  1. Vogliamo spendere due parole per le “interviste genuflesse” di Turani al capetto Telecom di turno, il quale di solito approfitta del pulpito per fare previsioni tecnologiche farlocche e fare le promo di prodotti mirabolanti che di solito non arrivano neanche al mercato?

  2. Grazie innanzitutto per la citazione… occhio però che non sono ben visto in ambiente H3G 😛

    Quello che è inconcepibile su quella notizia, a parer mio, è proprio la connivenza tra chi ha scritto l’articolo e l’oggetto dello stesso. Come scrivevo nell’altro post, non viene fatta una panoramica sui prodotti offerti dai vari gestori a 360° ma si ferma nel range riservato alla sola Vodafone e ciò, come dimostrato dall’Antitrust nel provvedimento contro RCS e Mondo, è grave e va giustamente punito. E’ ancora più grave vedere 2 banner sul prodotto dell’articolo, così il fishing abbia maggiore effetto! Certo, noi tecnomaniaci non cadremmo mai in questo tranello ma il 95% probabilmente sì (gli stessi che non sanno la propria tariffa telefonica).

    Ho avuto modo di parlare tempo fa con Pietro Guindani, allora AD di Vodafone, dalla sede dell’Antitrust (http://www.andreatrapani.com/2008/03/18/pietro-guindani-ad-vodafone-chiama-cliente/): ciò che ho notato è stata la totale non conoscenza delle offerte commerciali di Vodafone (forse funziona così, gli AD pensano ad esempio agli accordi commerciali con Ferrari piuttosto che McLaren) ma ha anche promesso che non ci sarebbero più state pubblicità ingannevoli nè pratiche commerciali scorrette… la storia dimostra l’esatto opposto!

    Dei barlumi di speranza li riesco a vedere, la multa a Vodafone sulle 100 ore per la connessione dati (in realtà sono 400 scatti da 15 minuti) invece sembra abbia dei risvolti positivi: non sento dire più 100 ore per collegarsi ad internet ma “chissà quanto navighi…”, infatti, chi lo sa?

    Di contro sento dagli altri gestori (forse H3G o Wind?) 30 o 50ore: conviene dire il falso? Forse sì vedendo l’entità delle multe in confronto al fatturato, se si agisse invece sulle licenze sicuramente tutti rispetterebbero le regole!

    PS: Bellissimo il tuo articolo di 2 anni fa 😉

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