E’ una via di uscita troppo semplice, quella di cui si discute negli Stati Uniti: salvare la carta stampata con un massiccio intervento della mano pubblica (via Luca).

E’ una soluzione semplice perchè è una non soluzione, una speranza effimera, un lampo che permetterebbe di spostare avanti il problema, non di risolverlo.

Condivido in toto la visione di Luca quando dice che il giornalismo non morirà, semplicemente troverà altre forme di espressione, insieme ad editori che innovando troveranno nuove – nel senso di diverse – fonti di reddito.

La pubblicità non può pagare tutto. Perchè, per dare un solo esempio, in futuro l’informazione sarà nascosta tra milioni altre informazioni e farà i soldi chi riuscirà a trovare un modo per filtrare le informazioni, presentando solo quelle rilevanti per il singolo lettore. Pagherò la ricerca o pagherò le informazioni rilevanti? Può darsi.

Di sicuro il futuro non è nello spalmare su pagine Web sempre più piene banner sempre più grandi. Nella foto di questo post, un overlayer non voluto che copre i tab delle informazioni. Non vince chi urla di più, ma chi dice cose più intelligenti.

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