Le etichette, i cantautori e i compositori britannici hanno incassato complessivamente 944,8 milioni di dollari nel 2009 con i diritti d’autore, in crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente. Per la prima volta, poi, la crescita negli introiti digitali ha oscurato il calo nelle entrate derivanti da cd e dvd. Lo scorso anno gli introiti online sono cresciuti del 73%, passando da 12,8 milioni di sterline a 30,4 milioni, mentre gli incassi provenienti da cd e dvd hanno fatto segnare un calo di 8,7 milioni di sterline.

Sono dati relativi al mercato britannico, ma non vedo perchè i trend non possano essere considerati globali. Il fatturato dell’on line cresce a due cifre e compensa il calo della musica su supporti fisici.

A questo va aggiunto che le due modalità di distribuzione hanno margini totalmente diversi, ovviamente molto più alti per il digitale. Internet, il P2P e la pirateria non stavano uccidendo la musica? E adesso, cosa ci racconteranno?

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