ADNKRONOS:
La protesta dei lavoratori dell’Eutelia irrompe nell’aula di Montecitorio, dove Idv e Pd hanno presentato interpellanze per sapere come il governo intenda affrontare una vertenza che vede convolte molte migliaia di lavoratori (10.000 secondo l’opposizione) per i quali si avvicina lo spettro del licenziamento. Il governo, secondo sindacati e opposizione parlamentare, non ha mantenuto gli impegni presi lo scorso inverno e i lavoratori hanno deciso di passare alle vie di fatto, organizzando un presidio di fonte alla Camera che andra’ avanti fino a una risposta certa sul futuro dell’Eutelia e del circuito di imprese a essa collegata, con la riapertura del tavolo di confronto a Palazzo Chigi. Una delegazione dei lavoratori e’ stata ricevuta da Gianfranco Fini che oltre a esprimere la propria solidarieta’ e a manifestare la preoccupazione per lo sciopero della fame attuato da uno dei lavoratori, ha assicurato che “nei limiti delle attribuzioni istituzionali spettanti alla presidenza della Camera, si attivera’ presso il governo affinche’, dopo il commissariamento dell’azienda gia’ deciso dalla magistratura, venga quanto prima individuata una soluzione positiva alla vertenza”. Nel corso della giornata c’e’ stata una processione di politici dell’opposizione che hanno voluto solidarizzare con i lavoratori. La presenza piu’ focosa e’ stata quella di Antonio Di Pietro, che non ha usato i mezzi toni nel criticare il disinteresse dell’esecutivo. “Il governo ha un atteggiamento criminale. Ignorano i lavoratori e invece ricevono quelli della cricca. E poi -ha concluso- si lamentano perche’ a uno viene voglia di far saltare il palazzo… E’ evidente che il governo non ha nessuna intenzione di risolvere la questione”.

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