2 pensiero su “Se i Social Media fossero la vita reale…”
Semplicemente Rock 🙂 fantastico, ogni tanto ci sono delle chicce interessanti.. beato lui che camminando per strada incontra solo belle fanciulle, mai una fuori moda 🙂 però il messaggio può essere anche questo… nella social life, sei tu a scegliere le “cosiddette amicizie” e quindi selezioni subito dalla foto. Anche nella vita reale selezioniamo subito dall’aspetto, quindi non ci trovo nulla di anomalo. Simpatico il finale, in cui anche lei può fare la sua scelta e mandarti out of sevice :). Il rischio di una scelta in modalità social, sarebbe a mio avviso, l’elevata percentuale di potenziali incongruenze. Sa più di funny life che non di social. Vedremo i nostri nonni che riusciranno a fare, nel frattempo, mi chiedevo e mi chiedo, potrebbe la pubblica amministrazione avvalersi di questi strumenti per creare una rete operativa 2.0. Un posto dove chiedi info e le ottieni senza schiodarti di casa e fare file chilometriche di ore ed ore? E cosa accadrà quando le forze militari inizieranno a capire la potenza del mezzo? Scoppieranno guerre? Passeranno notizie false per vere? In effetti è la prima volta che mi chiedo se il social può essere usato per scopi cosiddetti “civili” ma anche “militari”. Gulp!
Diciamocelo, fa piacere vedere una pubblica amministrazione un po più al passo coi tempi, non dico youtube, ma twitter lo hanno preso giusto in tempo. Ora occorre vedere l’utilizzo che se ne farà e i frutti dell’impegno. http://twitter.com/#search?q=AGCOMunica meno soddisfatte forse molte società che a questo punto potrebbero dover correre ai ripari. Ecco che il social è di fatto entrato nella vita Reale dell’amm.ne Pubblica. L’AGCOM si è allieneata, e sarà in grado di ricevere come minimo un bel po di anomalie segnalate dai clienti. Dalle pubblicità poco chiare, alle attività troppo farraginone e, a mio avviso, le prime a farne le spese saranno: Telefonia, Assicurazioni, Banche, Grande distribuzione, con particolare riferimento all’elettronica di consumo. Una mossa che deve far riflettere, perchè potrebbe portare ad azioni “e come cittadino e consumatore, plaudo all’iniziativa” di tipo correttivo, decisamente più veloci che non nel vicino passato. Aspettiamo le contromosse!
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Semplicemente Rock 🙂 fantastico, ogni tanto ci sono delle chicce interessanti.. beato lui che camminando per strada incontra solo belle fanciulle, mai una fuori moda 🙂 però il messaggio può essere anche questo… nella social life, sei tu a scegliere le “cosiddette amicizie” e quindi selezioni subito dalla foto. Anche nella vita reale selezioniamo subito dall’aspetto, quindi non ci trovo nulla di anomalo. Simpatico il finale, in cui anche lei può fare la sua scelta e mandarti out of sevice :). Il rischio di una scelta in modalità social, sarebbe a mio avviso, l’elevata percentuale di potenziali incongruenze. Sa più di funny life che non di social. Vedremo i nostri nonni che riusciranno a fare, nel frattempo, mi chiedevo e mi chiedo, potrebbe la pubblica amministrazione avvalersi di questi strumenti per creare una rete operativa 2.0. Un posto dove chiedi info e le ottieni senza schiodarti di casa e fare file chilometriche di ore ed ore? E cosa accadrà quando le forze militari inizieranno a capire la potenza del mezzo? Scoppieranno guerre? Passeranno notizie false per vere? In effetti è la prima volta che mi chiedo se il social può essere usato per scopi cosiddetti “civili” ma anche “militari”. Gulp!
Diciamocelo, fa piacere vedere una pubblica amministrazione un po più al passo coi tempi, non dico youtube, ma twitter lo hanno preso giusto in tempo. Ora occorre vedere l’utilizzo che se ne farà e i frutti dell’impegno. http://twitter.com/#search?q=AGCOMunica meno soddisfatte forse molte società che a questo punto potrebbero dover correre ai ripari. Ecco che il social è di fatto entrato nella vita Reale dell’amm.ne Pubblica. L’AGCOM si è allieneata, e sarà in grado di ricevere come minimo un bel po di anomalie segnalate dai clienti. Dalle pubblicità poco chiare, alle attività troppo farraginone e, a mio avviso, le prime a farne le spese saranno: Telefonia, Assicurazioni, Banche, Grande distribuzione, con particolare riferimento all’elettronica di consumo. Una mossa che deve far riflettere, perchè potrebbe portare ad azioni “e come cittadino e consumatore, plaudo all’iniziativa” di tipo correttivo, decisamente più veloci che non nel vicino passato. Aspettiamo le contromosse!