Il Corriere della Sera è in sciopero per due giorni: niente copie nelle edicole, niente pagine web su Corriere.it.

Le motivazioni che spingono i giornalisti a scioperare sono qui esposte, e si possono riassumere in “La battaglia che i redattori del Corriere hanno intrapreso vuole riportare il giornale al suo ruolo leader attraverso un’informazione libera e autorevole che non può prescindere dalle garanzie per ciascun giornalista. Chi scrive deve poterlo fare senza pressioni, minacce, ricatti.”

Tutto parte da una lettera del direttore, Ferruccio De Bortoli, che in sostanza dice ai suoi giornalisti:Non è più accettabile che parte della redazione non lavori per il web o che si pretenda per questo una speciale remunerazione. Non è più accettabile l’atteggiamento, di sufficienza e sospetto, con cui parte della redazione ha accolto l’affermazione e il successo della web tv. Non è più accettabile, e nemmeno possibile, che l’edizione Ipad non preveda il contributo di alcun giornalista professionista dell’edizione cartacea del Corriere della Sera. Non è più accettabile la riluttanza con la quale si accolgono programmi di formazione alle nuove tecnologie. Non è più accettabile, anzi è preoccupante, il muro che è stato eretto nei confronti del coinvolgimento di giovani colleghi.”

Che ne pensate?

3 pensiero su “De Bortoli: siamo vecchi, cambiamo o spariremo”
  1. mah, lui avrà anche ragione ma una tale bastonata pubblica ai suoi “colleghi” non poteva scatenare reazioni diverse da parte della redazione, soprattutto se è vero, come scrivono nella lettera del cdr, che questa lettera è arrivata AL POSTO e PRIMA del confronto. ma sono tutte supposizioni, mi spiace non saperne di più. 🙁

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