Ho il Telepass che esplode. O rischia di esplodere, per colpa della batteria difettosa. E’ del 2007, funziona regolarmente ma, appunto, è a rischio esplosione.
Anzi, come dice Telepass,
“A seguito di verifiche, abbiamo accertato che alcune batterie di un determinato lotto di apparati Telepass sono risultate difettose in conseguenza della vetustà e del basso livello di carica, e che, pertanto, se non sostituite, potrebbero comportare un’emissione, anche violenta, di acidi e gas. Dai controlli effettuati ci risulta che i seguenti apparati in tuo possesso sono ricompresi tra quelli del lotto sopra indicato e non risultano ancora restituiti.
Ti invitiamo, pertanto, a recarti ad un qualsiasi Punto Blu presso cui potrai gratuitamente sostituire i tuoi apparati. Alternativamente, ove non ti fosse possibile accedere a questa modalità di sostituzione, ti invitiamo a contattare il nostro Call Center, al n. 840.043.043, dove i nostri Operatori ti potranno offrire la massima assistenza e concordare anche una diversa modalità di restituzione, con sostituzione dell’apparato stesso. Nel frattempo ti invitiamo a tenere il suddetto apparato lontano da fonti di calore e materiale infiammabile trattando lo stesso come si trattano tutte le batterie esauste.”
Insomma, a leggere c’è di che preoccuparsi. Secondo voi, questa comunicazione vista la pericolosità del problema e la delicatezza della materia, è stata inviata via raccomandata? Macchè.
Allora mi è arrivata una mail? Macchè.Una lettera cartacea al mio indirizzo? No.
Una mail con il PDF della fattura? Nemmeno.
Un avviso via SMS? Siete fuori strada.
E’ un avviso messo nella mia area riservata del sito Telepass.it. Una piccola riga affogata nella pagina del mio account. Quante volte entro nel sito telepass.it? Se va bene, due volte l’anno. Se va male, mai. E infatti Il Sole 24 Ore ne ha parlato a settembre 2012 e io l’ho letto solo oggi… più di sei mesi dopo.
Se un’auto ha un difetto, il richiamo è tramite raccomandata.
Apple per sostituire l’iPod difettoso mi ha tempestato di mail e avvisi.
Ikea per richiamare i prodotti compra spazi pubblicitari sui giornali e appende avvisi enormi nei negozi.
Posso tranquillamente smentire quanto affermato da Telepass ovvero
- sono state inviate raccomandate con ricevuta di ritorno all’indirizzo postale fornito dal cliente, dedicate solo a questo richiamo e separate da qualunque altra comunicazione
- sono state inviate e-mail a tutti i clienti registrati che hanno fornito l’indirizzo e-mail
- sono stati inviati SMS a coloro che hanno lasciato il numero di cellulare
- stiamo contattando telefonicamente tutti i clienti che hanno fornito un recapito telefonico
tutto falso. Telepass ha i miei dati corretti e non ha fatto nulla di tutto questo. Non avranno problemi a fornire il numero di raccomandata che mi hanno spedito, giusto? E header della mail che dicono di avermi inviato, giusto? E log del SMSC che attesta l’invio e ricezione del messaggio SMS che dicono di avermi mandato. O data e ora della telefonata che dicono di aver fatto per contattarmi al telefono. Tutte balle.
Telepass invece preferisce mettere tutto a tacere e ‘nascondere’ l’avviso nell’area riservata di ogni cliente (nemmeno in home page del sito). Il Telepass fa il botto, ma la comunicazione del pericolo… dorme.
UPDATE
Dopo questo post (1° marzo 2013, 23.28) e aver postato il link sulla pagina Facebook di Telepass, la società ha risposto su Facebook che ho “ricevuto solo ora una comunicazione sulla tua area privata, in quanto da successive analisi che sono state effettuate è stato riscontrato che il tuo apparato fa parte di un ulteriore numero esiguo di Telepass che potrebbero essere difettosi. Come in precedenza, Telepass ha provveduto anche all’invio di una email e a seguire di una raccomandata a stretto giro, a tutti i clienti che non hanno sostituito l’apparato”. Casualmente quindi, il mio Telepass è risultato difettoso ma non insieme a tutti gli altri… un po’ dopo.
Infine, ho ricevuto il 3 marzo all’1.25 di notte la mail che mi avvisava della necessità di sostituzione. Casualmente, un paio di giorni dopo questo post. Quando si dice il caso…