Facciamo una previsione, insieme.

Ricordate la Nokia che con Symbian insegnava al mondo a come stare sul mercato dei cellulari? Non c’è più, sparita insieme a Symbian e ai suoi sfortunati successori.

Ricordate la Microsoft che insegnava agli altri a come stare sul mercato dei sistemi operativi per cellulari? No? Ovvio, non è mai esistita.

nokia_microsoft_maxkavaDue aziende così, messe insieme, cosa possono fare? Grandi cose, sulla carta: un marchio che ha ancora appeal, per lo meno in Europa. Un sistema operativo – Windows Phone 8 – con buone intuizioni che, se sviluppate, lo metterebbero almeno vicino ai principali concorrenti.

Passando dalla carta alla realtà, il matrimonio si avvia al fallimento: le applicazioni tardano ad arrivare, le vendite non possono essere sostenute semplicemente presentando cellulari con fotocamere superpotenti.

Nokia può lamentarsi con Microsoft per la mancata evoluzione di Windows Phone, ma dovrebbe prima di tutto lamentarsi con sè stessa: gli anni ’90 e la gara ai megapixel (o al display più grande, più colorato, alla memoria più capiente) sono finiti da un pezzo. Per sopravvivere ci vuole ben altro.

Immaginate per un momento un Lumia con sistema operativo Android: che dite, venderebbe più dell’attuale gamma Nokia? Io dico di sì.

2 pensiero su “Nokia in un vicolo cieco”
  1. Condivido in pieno. Ero un “accanito” sostenitore di Nokia e di Symbian, poi vedevo che le applicazioni erano sempre meno e con un Android che costava un quinto del più “prezioso” Nokia avevo molto ma molto di più. Le foto le facevo (e le continuo a fare) con un’ottima fotocamera digitale che porto sempre con me ed i mega pixel di differenza non li notavo affatto.

    Il connubio con Windows ha infine decretato la sua morte. Ho anche un amico che lavorava per Nokia a Catania ed insieme a tanti altri è tornato a casa per la scarsa lungimiranza della casa finlandese.

    Ricordo che Android si era pure offerta a dare gratuitamente il proprio sistema operativo ma niente, ora è troppo tardi, non conosciamo le penali dei loro accordi ma sicuramente non sarebbero a costo zero.

    Dispiace che in tutto questo chi ne paga le conseguenze sono i lavoratori, non chi ha fatto quelle infauste scelte. Sono convinto che l’esperimento riuscito dell’N900 sarebbe potuta essere la giusta continuazione di questo storico marchio, così non è stato e stiamo a vedere cos’altro combineranno… immagino ben poco!

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