Era nell’aria da un po’, adesso è ufficiale: Microsoft acquista la divisione cellulari di Nokia (e il diritto di usare le mappe di HERE – ex Nokia Location – per 4 anni) per circa 5 miliardi di euro.
Con Apple che fa produrre il proprio hardware su cui far ‘girare’ iOS, Google che ha acquistato Motorola (più per i brevetti che per i cellulari), Samsung che si barcamena tra Android e Bada, Blackberry che fa ‘tutto in casa’, inevitabile che il software di Microsoft fosse a caccia di un hardware proprietario.
Quello che fa più effetto, da capitano di lungo corso delle tlc, è l’addio definitivo all’industria dell’elettronica cellulare manifatturiera europea, per lo meno quella con impronta globale. Una decina di anni fa esistevano diversi produttori europei di cellulari (oltre a Nokia, basti pensare ad Ericsson, Alcatel, alla seppur più piccola italiana Telit), ora siamo come europei stretti tra gli Stati Uniti e l’Asia e chi resiste in Europa ha diversificato.
Non stupisce quindi che, nella classifica delle 100 aziende più innovative del mondo, l’Europa sia in chiaro affanno (l’Italia è presente con tenaris, al 92esimo posto).